Questo saggio affronta il tema dell’astrazione in architettura attraverso una lettura dell’opera di Giuseppe Terragni, paradigma di un percorso verso l’essenza, verso una forma «limpida, elementare, perfetta» e, per questo, universale. L’astrazione come ricerca di uno strato più profondo del concreto, finalizzata ad una sua ri-composizione e ri-costruzione, implica un continuo confronto con il dato materiale che, nel caso specifico dell’architettura, coincide con la fabrica vitruviana o la structura dell’Alberti. In Terragni tale inevitabile dialettica si traduce in un meraviglioso ed originale tentativo di sublimazione della materia, in una sintesi straordinaria di idea e realtà, che ri-compone in oggetti determinati e finiti il proprio ideale di assoluto architettonico. Dopo una prima digressione sul senso e il significato della pittura cosiddetta astratta, la ricerca si sviluppa attraverso un’analisi degli scritti di Terragni sul tema dell’astrazione e della costruzione di un assoluto formale; la lettura di due delle sue opere più significative, una realizzata ed una rimasta, invece, sulla carta: la Casa del Fascio di Como e il Danteum sulla via dell’Impero; la ri-lettura degli studi di Peter Eisenman sulla dimensione concettuale ed analitica della sua astraente essenzialità.

In abstracto. Sull’architettura di Giuseppe Terragni / Alberto Pireddu. - STAMPA. - (2013).

In abstracto. Sull’architettura di Giuseppe Terragni

PIREDDU, ALBERTO
2013

Abstract

Questo saggio affronta il tema dell’astrazione in architettura attraverso una lettura dell’opera di Giuseppe Terragni, paradigma di un percorso verso l’essenza, verso una forma «limpida, elementare, perfetta» e, per questo, universale. L’astrazione come ricerca di uno strato più profondo del concreto, finalizzata ad una sua ri-composizione e ri-costruzione, implica un continuo confronto con il dato materiale che, nel caso specifico dell’architettura, coincide con la fabrica vitruviana o la structura dell’Alberti. In Terragni tale inevitabile dialettica si traduce in un meraviglioso ed originale tentativo di sublimazione della materia, in una sintesi straordinaria di idea e realtà, che ri-compone in oggetti determinati e finiti il proprio ideale di assoluto architettonico. Dopo una prima digressione sul senso e il significato della pittura cosiddetta astratta, la ricerca si sviluppa attraverso un’analisi degli scritti di Terragni sul tema dell’astrazione e della costruzione di un assoluto formale; la lettura di due delle sue opere più significative, una realizzata ed una rimasta, invece, sulla carta: la Casa del Fascio di Como e il Danteum sulla via dell’Impero; la ri-lettura degli studi di Peter Eisenman sulla dimensione concettuale ed analitica della sua astraente essenzialità.
2013
9788866553281
Alberto Pireddu
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