Traduzione e commento dell’epistola V, 27 compresa nelle “Variae” di Cassiodoro e databile agli anni 523-526, con cui Teoderico invita il saione Guduin ad avvertire i ‘millenarii’ del Piceno e del Sannio di far giungere al suo cospetto i loro uomini più valorosi, ponendo l’accento sulla sua liberalità e sull’importanza di conseguire la ‘virtus’ in campo militare.
Cassiodoro, Variae V, 27. Il re Teoderico al saione Guduin / I. G. MASTROROSA. - STAMPA. - (2014), pp. 166-167-445-446.
Cassiodoro, Variae V, 27. Il re Teoderico al saione Guduin
MASTROROSA, IDA GILDA
2014
Abstract
Traduzione e commento dell’epistola V, 27 compresa nelle “Variae” di Cassiodoro e databile agli anni 523-526, con cui Teoderico invita il saione Guduin ad avvertire i ‘millenarii’ del Piceno e del Sannio di far giungere al suo cospetto i loro uomini più valorosi, ponendo l’accento sulla sua liberalità e sull’importanza di conseguire la ‘virtus’ in campo militare.File in questo prodotto:
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