Nell'Archivio di Stato di Prato sono conservati per il XIV-XV secolo circa novanta registri di alcuni piccoli artigiani e commercianti della città che offrono la rara opportunità di soffermarsi sul ruolo economico e sociale delle botteghe nel contesto urbano. Pur nella consapevolezza che si tratta di dati che dovranno essere incrociati con quelli provenienti dallo studio della documentazione fiscale, corporativa e normativa disponibile per il periodo considerato, da una prima analisi emerge come questi piccoli operatori fossero personaggi poliedrici, senza specializzazione, i quali avevano familiarità e dimestichezza con gli strumenti e le tecniche finanziarie e commerciali più evolute. In particolare essi utilizzavano assegni, lettere di cambio e gestivano con disinvoltura conti correnti e aperture di credito, ricorrendo assai raramente al notaio o a forme di garanzia reale. The State Archive of Prato holds c. 90 registers of small artisans and merchants living in Prato in the fourteenth and fifteenth century: these documents offer a rare chance to investigate the economic and social role of small workshops in an urban context. This information will be compared with the available data coming from fiscal, guild and legislative records; a first analysis already shows that these small businessmen were multifaceted characters, without specialisation, but who possessed great familiarity with the most advanced financial and commercial techniques. In particular they used cheques and bills of exchange, and managed current accounts and credit operations, without the need to resort to a notary or pledging.
Commercianti tuttofare: il mondo delle piccole botteghe a Prato fra XIV e XV secolo / Pinelli, P.. - STAMPA. - (2015), pp. 259-276. (Intervento presentato al convegno Fondazione Istituto Internazionale di Storia Economica "F: Datini" Prato, XLVI Settimana di Studi tenutosi a Prato nel 4-7 maggio 2014).
Commercianti tuttofare: il mondo delle piccole botteghe a Prato fra XIV e XV secolo
PINELLI, PAOLA
2015
Abstract
Nell'Archivio di Stato di Prato sono conservati per il XIV-XV secolo circa novanta registri di alcuni piccoli artigiani e commercianti della città che offrono la rara opportunità di soffermarsi sul ruolo economico e sociale delle botteghe nel contesto urbano. Pur nella consapevolezza che si tratta di dati che dovranno essere incrociati con quelli provenienti dallo studio della documentazione fiscale, corporativa e normativa disponibile per il periodo considerato, da una prima analisi emerge come questi piccoli operatori fossero personaggi poliedrici, senza specializzazione, i quali avevano familiarità e dimestichezza con gli strumenti e le tecniche finanziarie e commerciali più evolute. In particolare essi utilizzavano assegni, lettere di cambio e gestivano con disinvoltura conti correnti e aperture di credito, ricorrendo assai raramente al notaio o a forme di garanzia reale. The State Archive of Prato holds c. 90 registers of small artisans and merchants living in Prato in the fourteenth and fifteenth century: these documents offer a rare chance to investigate the economic and social role of small workshops in an urban context. This information will be compared with the available data coming from fiscal, guild and legislative records; a first analysis already shows that these small businessmen were multifaceted characters, without specialisation, but who possessed great familiarity with the most advanced financial and commercial techniques. In particular they used cheques and bills of exchange, and managed current accounts and credit operations, without the need to resort to a notary or pledging.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.