L’istituto della messa alla prova per adulti, introdotto dalla legge n. 67 del 2014, è oggetto di severe critiche da parte della dottrina. I contenuti afflittivi della misura inducono a denunciarne le occulte finalità sanzionatorie, mentre l’ordinanza sospensiva del processo sarebbe assimilabile ad una cripto-condanna. Segue l’evidente dissidio con il canone nulla poena sine iudicio. Simili conclusioni risultano, peraltro, coerenti con la premessa che include la messa alla prova tra le forme di probation, a loro volta riconducibili al genus delle misure alternative alla pena detentiva. Ma altri e più confortanti approdi sarebbero raggiungibili ove si inquadrasse il nuovo istituto all’interno dei modelli di restorative justice. Qui le finalità retributive, tradizionalmente perseguite dal legislatore penale, cedono il passo ad obiettivi di conciliazione tra imputato e vittime del reato, realizzabili a prescindere da un accertamento pieno del fatto storico. Scema così l’antinomia tra messa alla prova e garanzie processuali, mentre il nuovo istituto può utilmente contribuire alla funzionalità del sistema. The institute of probation for adults, introduced by law no. 67 of 2014 , is the subject of severe criticism by the doctrine . The afflictive content of the measure leads to denounce purposes sanctioning hidden, while the order suspending the process would be similar to a crypto- condemnation . Follows the contrast with the principle nulla poena sine iudicio . These conclusions are consistent with the premise that includes the new institute between models of probation, classified as alternative measures to imprisonment. But a more reassuring result can be obtained where you include the new institute within the models of restorative justice. Here the retributive purpose, traditionally pursued by the legislature criminal, is replaced by objectives of reconciliation between the accused and the victims of crime, achievable regardless of the full investigation of historical fact. This does away with the antinomy between probation and procedural safeguards, while the new institution can usefully contribute to the functionality of the system.

L'istituto della messa alla prova: alternativa al processo o processo senza garanzie? / Sanna, Alessandra. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - STAMPA. - (2015), pp. 1262-1279.

L'istituto della messa alla prova: alternativa al processo o processo senza garanzie?

SANNA, ALESSANDRA
2015

Abstract

L’istituto della messa alla prova per adulti, introdotto dalla legge n. 67 del 2014, è oggetto di severe critiche da parte della dottrina. I contenuti afflittivi della misura inducono a denunciarne le occulte finalità sanzionatorie, mentre l’ordinanza sospensiva del processo sarebbe assimilabile ad una cripto-condanna. Segue l’evidente dissidio con il canone nulla poena sine iudicio. Simili conclusioni risultano, peraltro, coerenti con la premessa che include la messa alla prova tra le forme di probation, a loro volta riconducibili al genus delle misure alternative alla pena detentiva. Ma altri e più confortanti approdi sarebbero raggiungibili ove si inquadrasse il nuovo istituto all’interno dei modelli di restorative justice. Qui le finalità retributive, tradizionalmente perseguite dal legislatore penale, cedono il passo ad obiettivi di conciliazione tra imputato e vittime del reato, realizzabili a prescindere da un accertamento pieno del fatto storico. Scema così l’antinomia tra messa alla prova e garanzie processuali, mentre il nuovo istituto può utilmente contribuire alla funzionalità del sistema. The institute of probation for adults, introduced by law no. 67 of 2014 , is the subject of severe criticism by the doctrine . The afflictive content of the measure leads to denounce purposes sanctioning hidden, while the order suspending the process would be similar to a crypto- condemnation . Follows the contrast with the principle nulla poena sine iudicio . These conclusions are consistent with the premise that includes the new institute between models of probation, classified as alternative measures to imprisonment. But a more reassuring result can be obtained where you include the new institute within the models of restorative justice. Here the retributive purpose, traditionally pursued by the legislature criminal, is replaced by objectives of reconciliation between the accused and the victims of crime, achievable regardless of the full investigation of historical fact. This does away with the antinomy between probation and procedural safeguards, while the new institution can usefully contribute to the functionality of the system.
2015
1262
1279
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Sanna, Alessandra
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