La finalità di questo contributo è quella d’illustrare i primi risultati di un progetto di ricerca che ha come duplice scopo la ricostruzione e lo studio della toponomastica idrografica Toscana, e la composizione di un quadro distributivo delle manifatture del Granducato alla data d’impianto del Catasto Ferdinandeo-Leopoldino (1835). L’indagine, co-finanziata dal SITA (Servizio Informativo Territoriale e Ambientale) della Regione Toscana e dal CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio), si snoda in due diversi studi, tra loro correlati. Il primo si propone la digitalizzazione, attraverso l’impiego di software GIS, dei toponimi indicanti i nomi dei corsi d’acqua estratti da CASTORE (CArtografia STOrica REgionale) e non presenti nelle diverse soglie della CTR (Carta Tecnica Regionale); il secondo vuole invece individuare e localizzare tutti gli opifici e le attività manifatturiere presenti in Toscana nello stesso periodo, ovvero negli anni immediatamente precedenti l’impiego di energie cosiddette “inanimate”. Nel primo caso, è evidente una finalità di studio ma anche di tutela del territorio (si pensi ai numerosi corsi d’acqua scomparsi e “tombati” che, in questo modo, saranno individuati), l’indagine farà infatti leva sulle serie cartografiche storiche catastali Ottocentesche toscane prevalentemente in scala 1:2500 e consentirà d’individuare, talora di rinominare, numerosi corsi d’acqua. Particolare riguardo in questo caso verrà dedicato agli idronimi presenti negli elenchi delle acque pubbliche redatti secondo quanto disposto dal Regio Decreto 1775 del dicembre 1933, e non presenti nei layer idrografici del Sistema Informativo Territoriale e Ambientale della Regione Toscana. Nel secondo caso invece si tratta di mettere insieme e digitalizzare una cospicua e inedita banca dati sulle attività industriali, che ne metta in luce i caratteri e la distribuzione territoriale. Sin qui sono stati vettorializzati gli idronimi di quattro delle dieci provincie della odierna Toscana (2015) e gli opifici di una delle quattro antiche provincie che formavano il Granducato (1835). I due layers informativi, oltre ad essere strumento fondamentale ai fini della preservazione e pianificazione urbanistica, saranno altresì straordinariamente utili per lo studio delle vicende e gli assetti storico economici della Toscana preunitaria. The aim of this contribution is to illustrate the first results of a research project having a twofold goal. The first goal is to reconstruct and investigate the hydrographic toponomastic of Tuscany, the second is to render a logistic picture of the manufacturing at the time of the implementation of the Cadastre Ferdinandeo-Leopoldino (1835). The investigation, which is co-founded by SITA (Servizio Informativo Territoriale e Ambientale), Regione Toscana, and CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio), unfolds over two different, but mutually-correlated, studies. The first one aims, through the use of GIS software, at digitalizing the toponyms indicating the names of the rivers extracted from CASTORE (CArtografia STOrica REgionale) and actually not present in the different levels of the CTR (Technical regional map). The second study aims at individuating and localizing all the mills and the manufacturing activities in Tuscany in the same period, and therefore in the years immediately antecedent to the use of the so called ‘inanimate’ energies. The first study has evident research interests which however extend to the safeguard of the territory (as for example for all the rivers that disappeared or were buried that, through this study, will be pinpointed). As a matter of fact, the investigation will ground on the 19th century Tuscan historical cartography series which are mainly in a 1:2500 scale and will allow to locate and eventually to rename several rivers. A special attention will be dedicated to the hydronyms which are present in the list of public waters as published following the Regio Decreto 1775 of December 1933, but absent from the hydrographic layers of Regione Toscana. On the other hand, the second study will collect and digitalize a large and previously unreleased data bank concerning the industrial activities, which shall highlight the characteristic features and the location on the territory. So far we have vectorialized the hydronyms of four out of ten provinces of actual Tuscany (2015) and the mills of one out of four ancient provinces that formed the Granducato (1835). The two informative layers, besides providing an essential tool to support the safeguard and the city planning, will be remarkably useful for the study of the events and the historical and economical setting of the pre-unitary Tuscany.

Dalla cartografia storica alla cartografia 2.0 nella Toscana preunitaria: toponomastica idrografica e attività manifatturiere / Grava, Massimiliano; De Silva, Michele; Gesualdi, Mariano; Lucchesi, Fabio; Martinelli, Alessandra; Torti, Cristiana. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 421-428. (Intervento presentato al convegno XIX Conferenza Nazionale ASITA (Federazione Italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali) tenutosi a Lecco - Polo di Lecco del Politecnico di Milano nel 29-30 Settembre - 1 ottobre 2015).

Dalla cartografia storica alla cartografia 2.0 nella Toscana preunitaria: toponomastica idrografica e attività manifatturiere

DE SILVA, MICHELE;GESUALDI, MARIANO;LUCCHESI, FABIO;
2015

Abstract

La finalità di questo contributo è quella d’illustrare i primi risultati di un progetto di ricerca che ha come duplice scopo la ricostruzione e lo studio della toponomastica idrografica Toscana, e la composizione di un quadro distributivo delle manifatture del Granducato alla data d’impianto del Catasto Ferdinandeo-Leopoldino (1835). L’indagine, co-finanziata dal SITA (Servizio Informativo Territoriale e Ambientale) della Regione Toscana e dal CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio), si snoda in due diversi studi, tra loro correlati. Il primo si propone la digitalizzazione, attraverso l’impiego di software GIS, dei toponimi indicanti i nomi dei corsi d’acqua estratti da CASTORE (CArtografia STOrica REgionale) e non presenti nelle diverse soglie della CTR (Carta Tecnica Regionale); il secondo vuole invece individuare e localizzare tutti gli opifici e le attività manifatturiere presenti in Toscana nello stesso periodo, ovvero negli anni immediatamente precedenti l’impiego di energie cosiddette “inanimate”. Nel primo caso, è evidente una finalità di studio ma anche di tutela del territorio (si pensi ai numerosi corsi d’acqua scomparsi e “tombati” che, in questo modo, saranno individuati), l’indagine farà infatti leva sulle serie cartografiche storiche catastali Ottocentesche toscane prevalentemente in scala 1:2500 e consentirà d’individuare, talora di rinominare, numerosi corsi d’acqua. Particolare riguardo in questo caso verrà dedicato agli idronimi presenti negli elenchi delle acque pubbliche redatti secondo quanto disposto dal Regio Decreto 1775 del dicembre 1933, e non presenti nei layer idrografici del Sistema Informativo Territoriale e Ambientale della Regione Toscana. Nel secondo caso invece si tratta di mettere insieme e digitalizzare una cospicua e inedita banca dati sulle attività industriali, che ne metta in luce i caratteri e la distribuzione territoriale. Sin qui sono stati vettorializzati gli idronimi di quattro delle dieci provincie della odierna Toscana (2015) e gli opifici di una delle quattro antiche provincie che formavano il Granducato (1835). I due layers informativi, oltre ad essere strumento fondamentale ai fini della preservazione e pianificazione urbanistica, saranno altresì straordinariamente utili per lo studio delle vicende e gli assetti storico economici della Toscana preunitaria. The aim of this contribution is to illustrate the first results of a research project having a twofold goal. The first goal is to reconstruct and investigate the hydrographic toponomastic of Tuscany, the second is to render a logistic picture of the manufacturing at the time of the implementation of the Cadastre Ferdinandeo-Leopoldino (1835). The investigation, which is co-founded by SITA (Servizio Informativo Territoriale e Ambientale), Regione Toscana, and CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio), unfolds over two different, but mutually-correlated, studies. The first one aims, through the use of GIS software, at digitalizing the toponyms indicating the names of the rivers extracted from CASTORE (CArtografia STOrica REgionale) and actually not present in the different levels of the CTR (Technical regional map). The second study aims at individuating and localizing all the mills and the manufacturing activities in Tuscany in the same period, and therefore in the years immediately antecedent to the use of the so called ‘inanimate’ energies. The first study has evident research interests which however extend to the safeguard of the territory (as for example for all the rivers that disappeared or were buried that, through this study, will be pinpointed). As a matter of fact, the investigation will ground on the 19th century Tuscan historical cartography series which are mainly in a 1:2500 scale and will allow to locate and eventually to rename several rivers. A special attention will be dedicated to the hydronyms which are present in the list of public waters as published following the Regio Decreto 1775 of December 1933, but absent from the hydrographic layers of Regione Toscana. On the other hand, the second study will collect and digitalize a large and previously unreleased data bank concerning the industrial activities, which shall highlight the characteristic features and the location on the territory. So far we have vectorialized the hydronyms of four out of ten provinces of actual Tuscany (2015) and the mills of one out of four ancient provinces that formed the Granducato (1835). The two informative layers, besides providing an essential tool to support the safeguard and the city planning, will be remarkably useful for the study of the events and the historical and economical setting of the pre-unitary Tuscany.
2015
Atti della XIX Conferenza Nazionale ASITA (Federazione Italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali)
XIX Conferenza Nazionale ASITA (Federazione Italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali)
Lecco - Polo di Lecco del Politecnico di Milano
29-30 Settembre - 1 ottobre 2015
Grava, Massimiliano; De Silva, Michele; Gesualdi, Mariano; Lucchesi, Fabio; Martinelli, Alessandra; Torti, Cristiana
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