La rete livornese dei servizi per l’infanzia rappresenta un esempio qualitativamente significativo dell’approccio toscano all’educazione della prima infanzia. Una realtà, che come altre in Toscana, da qualche anno ha iniziato a farsi conoscere, a livello nazionale e internazionale, per i risultati raggiunti in campo educativo grazie alla sinergia del lavoro di più persone: le funzionarie dell’Amministrazione Comunale, le responsabili del privato, le coordinatrici pedagogiche, le educatrici e le insegnanti, i genitori e le famiglie, la comunità locale tutta. Tale rete si fonda su un sistema educativo integrato la cui genesi può essere collocata nella differenziazione delle modalità di gestione dei servizi sviluppatasi in Italia nella seconda metà del Novecento. Un sistema che si è affermato in Toscana soprattutto negli ultimi quindici anni in virtù di una normativa che ha saputo unire saperi educativi e risorse del pubblico e del privato. Nel territorio livornese l’integrazione tra pubblico e privato si è consolidata grazie al governo forte del Comune – che ha coniugato il controllo gestionale con la promozione della qualità educativa – e all’investimento di privati che hanno saputo fare impresa e fare qualità – in un ambito ritenuto, fino a poco tempo fa, di esclusiva “mission” pubblica. Il volume si articola in due parti: la prima presenta il sistema integrato per l’educazione dell’infanzia del Comune di Livorno a partire dall’analisi delle radici teorico-pedagogiche e degli aspetti normativi di questo modello, mostrando come si è declinato in Toscana e in particolare a Livorno; la seconda passa in rassegna una serie di esperienze realizzate dai servizi livornesi gestiti dal privato sociale e non. Il volume documenta un’esperienza ricca e articolata in cui la dimensione riflessiva si coniuga con quella pratica così da rappresentare un riferimento a cui possono ispirarsi altre realtà locali nazionali e pure internazionali.
Costruire reti. L’esperienza livornese nella gestione dei servizi alla prima infanzia / Silva, Clara; Bottigli, Lilia; Freschi, Enrica. - STAMPA. - (2016), pp. 1-186.
Costruire reti. L’esperienza livornese nella gestione dei servizi alla prima infanzia
Silva, Clara;Bottigli, Lilia;Freschi, Enrica
2016
Abstract
La rete livornese dei servizi per l’infanzia rappresenta un esempio qualitativamente significativo dell’approccio toscano all’educazione della prima infanzia. Una realtà, che come altre in Toscana, da qualche anno ha iniziato a farsi conoscere, a livello nazionale e internazionale, per i risultati raggiunti in campo educativo grazie alla sinergia del lavoro di più persone: le funzionarie dell’Amministrazione Comunale, le responsabili del privato, le coordinatrici pedagogiche, le educatrici e le insegnanti, i genitori e le famiglie, la comunità locale tutta. Tale rete si fonda su un sistema educativo integrato la cui genesi può essere collocata nella differenziazione delle modalità di gestione dei servizi sviluppatasi in Italia nella seconda metà del Novecento. Un sistema che si è affermato in Toscana soprattutto negli ultimi quindici anni in virtù di una normativa che ha saputo unire saperi educativi e risorse del pubblico e del privato. Nel territorio livornese l’integrazione tra pubblico e privato si è consolidata grazie al governo forte del Comune – che ha coniugato il controllo gestionale con la promozione della qualità educativa – e all’investimento di privati che hanno saputo fare impresa e fare qualità – in un ambito ritenuto, fino a poco tempo fa, di esclusiva “mission” pubblica. Il volume si articola in due parti: la prima presenta il sistema integrato per l’educazione dell’infanzia del Comune di Livorno a partire dall’analisi delle radici teorico-pedagogiche e degli aspetti normativi di questo modello, mostrando come si è declinato in Toscana e in particolare a Livorno; la seconda passa in rassegna una serie di esperienze realizzate dai servizi livornesi gestiti dal privato sociale e non. Il volume documenta un’esperienza ricca e articolata in cui la dimensione riflessiva si coniuga con quella pratica così da rappresentare un riferimento a cui possono ispirarsi altre realtà locali nazionali e pure internazionali.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.