Ultimamente il dibattito sulle nuove misure di benessere ha raggiunto un vasto pubblico. Tale dibattito, spesso accompagnato dal ricordo delle parole di Robert Kennedy (discorso tenuto il 18 marzo 1968 presso la Kansas University), è stato sollecitato anche dall'avvio di prestigiose iniziative, come quella della commissione istituita nel 2008 dal Presidente francese Sarkozy (nota attraverso i nomi di coloro che l’hanno presieduta, Stiglitz, Sen e Fitoussi). Ciò che emerge chiaramente dal dibattito è che il cambiamento di paradigma richiede una attenzione particolare alla definizione sia dei concetti che delle metodologie. Infatti, se da una parte la selezione degli indicatori secondo la nuova prospettiva richieda di fare i conti con una necessità (rappresentata dalla relativizzazione) e debba affrontare un rischio (dato dall’eccessivo riduzionismo), dall'altra essa rappresenti una vera e propria sfida data dalla complessità della realtà, La possibilità di una appropriata identificazione delle nuove misure di benessere per un paese sta nella capacità e nella consapevolezza degli attori cui è richiesto di fare questo esercizio (statistici, ricercatori, analisti, policy makers, comunicatori, cittadini, ecc.) che richiede al tempo stesso di considerare e rispettare la complessità, di evitare un eccessivo riduzionismo e di comprendere come rendere tutto relativo.
Misurare il benessere oltre il PIL: la sfida della complessità / Maggino, Filomena. - In: CITTADINI IN CRESCITA. - ISSN 1723-2562. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 29-37.
Misurare il benessere oltre il PIL: la sfida della complessità
MAGGINO, FILOMENA
2014
Abstract
Ultimamente il dibattito sulle nuove misure di benessere ha raggiunto un vasto pubblico. Tale dibattito, spesso accompagnato dal ricordo delle parole di Robert Kennedy (discorso tenuto il 18 marzo 1968 presso la Kansas University), è stato sollecitato anche dall'avvio di prestigiose iniziative, come quella della commissione istituita nel 2008 dal Presidente francese Sarkozy (nota attraverso i nomi di coloro che l’hanno presieduta, Stiglitz, Sen e Fitoussi). Ciò che emerge chiaramente dal dibattito è che il cambiamento di paradigma richiede una attenzione particolare alla definizione sia dei concetti che delle metodologie. Infatti, se da una parte la selezione degli indicatori secondo la nuova prospettiva richieda di fare i conti con una necessità (rappresentata dalla relativizzazione) e debba affrontare un rischio (dato dall’eccessivo riduzionismo), dall'altra essa rappresenti una vera e propria sfida data dalla complessità della realtà, La possibilità di una appropriata identificazione delle nuove misure di benessere per un paese sta nella capacità e nella consapevolezza degli attori cui è richiesto di fare questo esercizio (statistici, ricercatori, analisti, policy makers, comunicatori, cittadini, ecc.) che richiede al tempo stesso di considerare e rispettare la complessità, di evitare un eccessivo riduzionismo e di comprendere come rendere tutto relativo.File | Dimensione | Formato | |
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