Interpretazioni e Riterritorializzazioni

A venticinque anni dalla sua inaugurazione, il programma di ricerca territorialista sembra entrato in una fase di maturità che gli consente di prospettare concrete innovazioni disciplinari, sotto il profilo sia dell’elaborazione teorica e metodologica, sia della sua traduzione in politiche, piani e progetti. L’articolo ne traccia un sommario stato dell’arte, ripercorrendo la vasta produzione scientifica recente cui esso ha dato vita e analizzandola su due versanti: quello analitico dell’interpretazione del territorio come sistema vivente complesso, e quello progettuale volto a innescare la riterritorializzazione di contesti portatori di valori oggi offuscati da pratiche deterritorializzanti. In questa rassegna figurano: le ricerche sulla montagna come luogo vitale e guida potenziale di un rinnovamento generale della civilizzazione; la riqualificazione dei bacini fluviali come sedi privilegiate dell’incontro fra dimensione fisica e culturale del patrimonio territoriale; lo sviluppo dello strumento concettuale e pratico della bioregione urbana come punto cardinale della riprogettazione transcalare del territorio; le indagini antropologiche sulla storia e le identità del territorio; la riflessione sugli scenari come veicoli di visioni e strategie territoriali integrate; la pubblicazione di una rivista che, già nel titolo “Scienze del Territorio”, enuncia il programma di ricondurre a unità conoscenze, togate e contestuali, oggi divise da rigidi e gratuiti steccati disciplinari.