Salvatore Romano

Il volume raccoglie diciannove contributi a proposito degli scritti lasciatici da Salvatore Romano. La loro pubblicazione segue quella verificatasi nel 1980, pochi anni dopo la scomparsa del Maestro, delle parole introduttive formulate dall’Allievo, Francesco Romano, quale premessa alla ristampa degli “Scritti minori” (tomo I, Milano). E segue, altresì, allo svolgimento nell’ottobre del 2004 del convegno per il centesimo anniversario della nascita, i cui atti furono editi col titolo “Salvatore Romano giurista degli ordinamenti e delle azioni” (Milano, 2007). Sono trascorsi ancora dieci anni e si torna ad occuparsi di una figura di scienziato che ha tutt’altro che cessato dall’essere in attiva relazione coll’oggi, col modo di disporsi nell’affrontarne i problemi, colla configurazione di concetti fondamentali per ripensare correttamente alla realtà ed organizzarne adeguatamente uno schema logico. Quanto realizzato, pur non esaurendo l’insieme delle possibilità che si offrivano all’iniziativa nell’ambito del progetto iniziale, risulta tuttavia idoneo a fornire un’immagine adeguata dell’Autore che viene considerato e tanto avendo riguardo ai profili fondamentali che ne caratterizzano la figura. Un dato risulta evidente ed è la continua ricerca che lo muove all’indagine dei profili di sistematicità intellettuale in base ai quali provvedere al ripensamento delle peculiarità coinvolte nelle singole occasioni. Un filo comune e profondo intercorre fra il concetto di diritto quale ordinamento e la pluralità dei vari ordinamenti, fra l’idea fondamentale del potere soggettivo e la struttura del procedimento e ancor più dell’azione. La novità che intercorre rispetto allo schema di pensiero diversamente orientato è il segno della differenza profonda in senso concettuale fra statualismo di origine ottocentesca e spontaneità nel prodursi e nell’essere della soluzione giuridica.