Il saggio analizza lo stile di recitazione di Marilyn Monroe a partire dal modo originale in cui l'attrice americana cerca e trova spazi all'interno del ruolo a lei assegnato dal type-system hollywoodiano: la dumb blonde. La tesi è che Monroe riconfiguri il tipo dell'oca bionda (alias busty blonde, blonde babe), dotato di una carica sessuale pari alla sua ignoranza, sulla scia di analoghi tentativi compiuti in precedenza da Jean Harlow e Mae West. All'inizio degli anni Cinquanta Darryl Zanuck, il vicepresidente della Fox, le offriva, da obbligo contrattuale, solo questo tipo di parti. Con l'aiuto di Paula Strasberg e del Metodo di Lee Strasberg che insegnava agli attori come conferire la propria personalità artistica e la propria memoria emotiva ai personaggi interpretati, da How to Marry a Millionaire (Jean Negulesco 1953) a Some Like It Hot (Billy Wilder 1959) Monroe deconfigura, trasforma e rovescia le sue dumb blonde attraverso un'inesausta "recita" della seduzione femminile che consiste nell'esasperarla e parodiarla. Tale tecnica in realtà è messa a punto dall'attrice fino dalle prime apparizioni, che insieme alle più note il saggio analizza in dettaglio: che sia diretta da Fritz Lang o da Howard Hawks, fino dalle prove giovanili, le sue bionde sfidano i partner a colpi di intelligenza e di astuzia mentre la seduzione è man mano esibita in modo sempre più destabilizzante, ironico e iconico.

Recitare la seduzione. Sullo stile di Marilyn Monroe / Jandelli, C.. - In: LA VALLE DELL'EDEN. - ISSN 1970-6391. - STAMPA. - 28-29:(2015), pp. 77-89.

Recitare la seduzione. Sullo stile di Marilyn Monroe

IANDELLI, CRISTINA
2015

Abstract

Il saggio analizza lo stile di recitazione di Marilyn Monroe a partire dal modo originale in cui l'attrice americana cerca e trova spazi all'interno del ruolo a lei assegnato dal type-system hollywoodiano: la dumb blonde. La tesi è che Monroe riconfiguri il tipo dell'oca bionda (alias busty blonde, blonde babe), dotato di una carica sessuale pari alla sua ignoranza, sulla scia di analoghi tentativi compiuti in precedenza da Jean Harlow e Mae West. All'inizio degli anni Cinquanta Darryl Zanuck, il vicepresidente della Fox, le offriva, da obbligo contrattuale, solo questo tipo di parti. Con l'aiuto di Paula Strasberg e del Metodo di Lee Strasberg che insegnava agli attori come conferire la propria personalità artistica e la propria memoria emotiva ai personaggi interpretati, da How to Marry a Millionaire (Jean Negulesco 1953) a Some Like It Hot (Billy Wilder 1959) Monroe deconfigura, trasforma e rovescia le sue dumb blonde attraverso un'inesausta "recita" della seduzione femminile che consiste nell'esasperarla e parodiarla. Tale tecnica in realtà è messa a punto dall'attrice fino dalle prime apparizioni, che insieme alle più note il saggio analizza in dettaglio: che sia diretta da Fritz Lang o da Howard Hawks, fino dalle prove giovanili, le sue bionde sfidano i partner a colpi di intelligenza e di astuzia mentre la seduzione è man mano esibita in modo sempre più destabilizzante, ironico e iconico.
2015
28-29
77
89
Jandelli, C.
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