Il volume 47 A della collezione Lanciani raccoglie 70 fogli illustrati con disegni a china di ornati e decorazioni architettoniche, che delineano un coerente percorso tra le maggiori fabbriche fiorentine d’inizio Ottocento. Ciascuna invenzione è affiancata da una piccola ma preziosa didascalia in cui compare, quasi ad ogni carta, il nome di “Marinelli” che, di volta in volta, si definisce “inventore” o “esecutore” di quei bianchissimi fastigi parietali. Il riscontro tra le imprese menzionate e i dati storici, in buona parte già emersi dagli studi, permette di indentificare il disegnatore con quel Vincenzo Marinelli maestro stuccatore, operosissimo a Firenze all’esordio del secolo XIX. L’ampiezza cronologica dei saggi riprodotti abbraccia l’intera carriera dell’artista e consente, in taluni casi, di puntualizzare con maggiore chiarezza il suo effettivo ruolo in seno ai diversi gruppi di lavoro; ne scaturisce il profilo di plasticatore capace, dotato di una discreta autonomia creativa, ma troppo spesso confuso nella fitta schiera di maestri decoratori attivi in quell’intensa stagione artistica che visse Firenze negli anni tra la dominazione francese e la Restaurazione che segnò il ritorno dei granduchi lorenesi.
Ornati fiorentini d’inizio Ottocento. I disegni di Vincenzo Marinelli “peritissimo” stuccatore / Giometti, Cristiano. - In: STUDI SUL SETTECENTO ROMANO. - ISSN 1124-3910. - STAMPA. - 31:(2015), pp. 341-350.
Ornati fiorentini d’inizio Ottocento. I disegni di Vincenzo Marinelli “peritissimo” stuccatore
GIOMETTI, CRISTIANO
2015
Abstract
Il volume 47 A della collezione Lanciani raccoglie 70 fogli illustrati con disegni a china di ornati e decorazioni architettoniche, che delineano un coerente percorso tra le maggiori fabbriche fiorentine d’inizio Ottocento. Ciascuna invenzione è affiancata da una piccola ma preziosa didascalia in cui compare, quasi ad ogni carta, il nome di “Marinelli” che, di volta in volta, si definisce “inventore” o “esecutore” di quei bianchissimi fastigi parietali. Il riscontro tra le imprese menzionate e i dati storici, in buona parte già emersi dagli studi, permette di indentificare il disegnatore con quel Vincenzo Marinelli maestro stuccatore, operosissimo a Firenze all’esordio del secolo XIX. L’ampiezza cronologica dei saggi riprodotti abbraccia l’intera carriera dell’artista e consente, in taluni casi, di puntualizzare con maggiore chiarezza il suo effettivo ruolo in seno ai diversi gruppi di lavoro; ne scaturisce il profilo di plasticatore capace, dotato di una discreta autonomia creativa, ma troppo spesso confuso nella fitta schiera di maestri decoratori attivi in quell’intensa stagione artistica che visse Firenze negli anni tra la dominazione francese e la Restaurazione che segnò il ritorno dei granduchi lorenesi.File | Dimensione | Formato | |
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