Scopo del contributo è ricostruire la genealogia weberiana di quell’atteggiamento interiore nei confronti dell’attività acquisitiva che va sotto il nome di spirito del capitalismo. Si può affermare, senza grandi margini di errore, che si tratta del segmento della riflessione weberiana più noto e più discusso. Ciò nonostante, continuiamo a non disporre di una ricostruzione analitica ed esauriente di quali siano state nella lettura di Weber le condizioni di possibilità del sorgere dello spirito del capitalismo. In parte perché il discorso weberiano è stato spesso sollecitato in direzioni estranee al suo impianto categoriale e al problema che ne definiva l’orizzonte. In parte, però, come vedremo, per le non poche ambiguità e zone d’ombra che circondano il nucleo centrale dell’argomentazione. Ambiguità e zone d’ombra che possono essere sciolte soltanto attraverso il ricorso ad argomenti e nessi concettuali che Weber non esplicita o non sviluppa pienamente in L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. La posta in gioco non è soltanto di tipo ermeneutico o filologico. In ballo, c’è la messa a fuoco di quella trasformazione – tutta interna alla modernità e carica di conseguenze per il suo destino – dell’atteggiamento soggettivo nei confronti dell’agire economico che Weber definisce esplicitamente secolarizzazione. Si tratta, com’è noto, di una nozione che in Weber possiede un’identità ambigua, mai chiaramente definita. L’analisi della genealogia weberiana dello spirito del capitalismo consentirà di illustrare la pluralità dei percorsi della secolarizzazione e il loro carattere reciprocamente indeducibile e talvolta diversamente orientato, se non addirittura confliggente. In termini generali, la ricognizione dell’origine dello spirito del capitalismo consentirà di far emergere come l’emancipazione dell’atteggiamento economico dalla regolazione religiosa non possa essere compresa senza ricorrere ad una nozione come quella di surrogazione concorrente, opposta e irriducibile a quella di secolarizzazione.

Protestantesimo ascetico, spirito del capitalismo, armonia degli interessi. Secolarizzazioni e immagini del mondo in Max Weber / Dimitri D'Andrea. - In: SOCIETÀMUTAMENTOPOLITICA. - ISSN 2038-3150. - STAMPA. - 5:(2014), pp. 67-99.

Protestantesimo ascetico, spirito del capitalismo, armonia degli interessi. Secolarizzazioni e immagini del mondo in Max Weber

D'ANDREA, DIMITRI
2014

Abstract

Scopo del contributo è ricostruire la genealogia weberiana di quell’atteggiamento interiore nei confronti dell’attività acquisitiva che va sotto il nome di spirito del capitalismo. Si può affermare, senza grandi margini di errore, che si tratta del segmento della riflessione weberiana più noto e più discusso. Ciò nonostante, continuiamo a non disporre di una ricostruzione analitica ed esauriente di quali siano state nella lettura di Weber le condizioni di possibilità del sorgere dello spirito del capitalismo. In parte perché il discorso weberiano è stato spesso sollecitato in direzioni estranee al suo impianto categoriale e al problema che ne definiva l’orizzonte. In parte, però, come vedremo, per le non poche ambiguità e zone d’ombra che circondano il nucleo centrale dell’argomentazione. Ambiguità e zone d’ombra che possono essere sciolte soltanto attraverso il ricorso ad argomenti e nessi concettuali che Weber non esplicita o non sviluppa pienamente in L’etica protestante e lo spirito del capitalismo. La posta in gioco non è soltanto di tipo ermeneutico o filologico. In ballo, c’è la messa a fuoco di quella trasformazione – tutta interna alla modernità e carica di conseguenze per il suo destino – dell’atteggiamento soggettivo nei confronti dell’agire economico che Weber definisce esplicitamente secolarizzazione. Si tratta, com’è noto, di una nozione che in Weber possiede un’identità ambigua, mai chiaramente definita. L’analisi della genealogia weberiana dello spirito del capitalismo consentirà di illustrare la pluralità dei percorsi della secolarizzazione e il loro carattere reciprocamente indeducibile e talvolta diversamente orientato, se non addirittura confliggente. In termini generali, la ricognizione dell’origine dello spirito del capitalismo consentirà di far emergere come l’emancipazione dell’atteggiamento economico dalla regolazione religiosa non possa essere compresa senza ricorrere ad una nozione come quella di surrogazione concorrente, opposta e irriducibile a quella di secolarizzazione.
2014
5
67
99
Dimitri D'Andrea
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