This paper focuses on a group of potsherds coming from the excavations conducted by the University of Florence in the area known as ‘S. Marco nord-est’, in the archaeological park of Monasterace Marina. All these finds can be dated within the second half of the VIII BC and referred to productions and morphologies chronologically connected with two different and very significant historical periods: the frequentation of the inner land of the Ionian coast in the years that immediately precede Greek colonization, that is to say from 750 to 730 BC, and the period of the foundation of the new apoikia, during the last two decades of the VIII century BC. The analogies between these artifacts and the series of similar finds known from the Tarantine gulf allow us to propose some important considerations on the role of the Capo Cocinto and of the area of the future Caulonia in the precolonial period; on the other side, the presence of a conspicuous group of Thapsos potsherds testifies that the foundation of the city has to be posed in the last quarter of the VIII century BC, in parallel with those of the other Achaean poleis of the gulf of Taranto. Nel contributo si presentano i risultati di uno studio condotto su un nucleo di frammenti databili nel corso della seconda metà dell’VIII secolo a.C. provenienti dalle ricerche archeologiche condotte dall’Università degli Studi di Firenze in località S. Marco nord-est, all’interno dell’attuale parco archeologico di Monasterace Marina (RC). Per i reperti in questione è stato possibile riconoscere l’appartenenza a produzioni e morfologie ricollegabili a due diversi, importanti periodi: il gruppo più antico risale infatti alla fase delle frequentazioni della costa ionica e del suo entroterra negli anni precedenti la fondazione delle colonie, ossia al periodo compreso tra il 750 e il 730 a.C. circa; un altro insieme invece alla fase della ktisis della città da collocarsi negli ultimi decenni dell’VIII secolo a.C. Ne scaturiscono quindi alcune riflessioni da una parte sul ruolo svolto dal Capo Cocinto e dall’area della futura Caulonia nel quadro delle frequentazioni precoloniali della costa ionica, dall’altra sulla cronologia di fondazione del centro che la presenza di ceramiche nello stile di Thapsos permette di considerare affine a quella degli altri insediamenti achei del golfo di Taranto.
Caulonia tra metà VIII e inizi VII sec. a.C. Nuovi dati dalle ricerche in località S. Marco nord-est / Luberto Maria, Rosaria. - In: THIASOS. - ISSN 2279-7297. - ELETTRONICO. - 2015:(2015), pp. 109-127.
Caulonia tra metà VIII e inizi VII sec. a.C. Nuovi dati dalle ricerche in località S. Marco nord-est
LUBERTO, MARIA ROSARIA
2015
Abstract
This paper focuses on a group of potsherds coming from the excavations conducted by the University of Florence in the area known as ‘S. Marco nord-est’, in the archaeological park of Monasterace Marina. All these finds can be dated within the second half of the VIII BC and referred to productions and morphologies chronologically connected with two different and very significant historical periods: the frequentation of the inner land of the Ionian coast in the years that immediately precede Greek colonization, that is to say from 750 to 730 BC, and the period of the foundation of the new apoikia, during the last two decades of the VIII century BC. The analogies between these artifacts and the series of similar finds known from the Tarantine gulf allow us to propose some important considerations on the role of the Capo Cocinto and of the area of the future Caulonia in the precolonial period; on the other side, the presence of a conspicuous group of Thapsos potsherds testifies that the foundation of the city has to be posed in the last quarter of the VIII century BC, in parallel with those of the other Achaean poleis of the gulf of Taranto. Nel contributo si presentano i risultati di uno studio condotto su un nucleo di frammenti databili nel corso della seconda metà dell’VIII secolo a.C. provenienti dalle ricerche archeologiche condotte dall’Università degli Studi di Firenze in località S. Marco nord-est, all’interno dell’attuale parco archeologico di Monasterace Marina (RC). Per i reperti in questione è stato possibile riconoscere l’appartenenza a produzioni e morfologie ricollegabili a due diversi, importanti periodi: il gruppo più antico risale infatti alla fase delle frequentazioni della costa ionica e del suo entroterra negli anni precedenti la fondazione delle colonie, ossia al periodo compreso tra il 750 e il 730 a.C. circa; un altro insieme invece alla fase della ktisis della città da collocarsi negli ultimi decenni dell’VIII secolo a.C. Ne scaturiscono quindi alcune riflessioni da una parte sul ruolo svolto dal Capo Cocinto e dall’area della futura Caulonia nel quadro delle frequentazioni precoloniali della costa ionica, dall’altra sulla cronologia di fondazione del centro che la presenza di ceramiche nello stile di Thapsos permette di considerare affine a quella degli altri insediamenti achei del golfo di Taranto.File | Dimensione | Formato | |
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