Il ritrovamento di un trittico inedito con San Tommaso d’Aquino in cattedra tra San Pietro e San Domenico permette di aggiungere un tassello importante alle nostre conoscenze sulla pittura ligure della prima metà del Trecento. L’opera può infatti essere attribuita al Maestro della Croce dei Piani d’Invrea, protagonista a lato del Maestro della Madonna di Santa Maria di Castello della pittura a Genova prima di Barnaba da Modena. Il dipinto, databile nel quarto decennio, doveva presentarsi in origine come un pentittico ed è una delle più antiche rappresentazioni autorevoli del dotto santo domenicano, canonizzato nel 1323. Grazie a quest’opera è possibile collegare allo stesso pittore anche il più tardo polittico datato 1345, ora nel duomo di Albi, proveniente da Lavagnola presso Savona. Per contestualizzare i caratteri del polittico domenicano ritrovato viene offerta una panoramica sulla pittura ligure del primo Trecento, tra precoci influssi giotteschi e senesi e caratteri peculiari.

Un insolito polittico domenicano e uno sguardo fresco sulla pittura ligure del primo Trecento / De Marchi, Andrea. - In: PARAGONE. ARTE. - ISSN 1120-4737. - STAMPA. - LXVI:(2015), pp. 3-23.

Un insolito polittico domenicano e uno sguardo fresco sulla pittura ligure del primo Trecento.

DE MARCHI, ANDREA
2015

Abstract

Il ritrovamento di un trittico inedito con San Tommaso d’Aquino in cattedra tra San Pietro e San Domenico permette di aggiungere un tassello importante alle nostre conoscenze sulla pittura ligure della prima metà del Trecento. L’opera può infatti essere attribuita al Maestro della Croce dei Piani d’Invrea, protagonista a lato del Maestro della Madonna di Santa Maria di Castello della pittura a Genova prima di Barnaba da Modena. Il dipinto, databile nel quarto decennio, doveva presentarsi in origine come un pentittico ed è una delle più antiche rappresentazioni autorevoli del dotto santo domenicano, canonizzato nel 1323. Grazie a quest’opera è possibile collegare allo stesso pittore anche il più tardo polittico datato 1345, ora nel duomo di Albi, proveniente da Lavagnola presso Savona. Per contestualizzare i caratteri del polittico domenicano ritrovato viene offerta una panoramica sulla pittura ligure del primo Trecento, tra precoci influssi giotteschi e senesi e caratteri peculiari.
2015
LXVI
3
23
De Marchi, Andrea
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Maestro dei Piani d'Invrea per Boskovits 2015.pdf

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