LEA - Lingue e Letterature d'Oriente e d'Occidente 4-2015

Nell'ottica di un riconosciuto bisogno di teoria (della cultura in generale e della letteratura in particolare), che si coglie nell’attuale epoca di «estetismo diffuso» e nella conseguente, rinnovata questione dell'autonomia dell'opera d'arte, il volume di LEA «disvela» vari aspetti di tale bisogno. Riportando l'attenzione al nesso tra poetica (forma), ricerca e didattica da una prospettiva teorico-letteraria (Enza Biagini) e ripercorrendo dall'ottica teorico-linguistica il formarsi di uno specifico contributo fiorentino alla storia linguistica (Leonardo Savoia e Antonio Vinciguerra), LEA propone un ideale punto di partenza per una riflessione multipiano sull'esperienza di Firenze capitale d'Italia. Su un'esperienza ristretta nei termini del tempo della politica ma ampia e profonda in quelli del tempo della cultura. Si tratta di un'esperienza culturale con una notevole potenzialità teorica. Nella cura di un'archivista (Rosalia Manno), una comparatista (Ernestina Pellegrini) e una storica (Anna Scattigno), viene presentato un ricco e articolato percorso nel microcosmo della narrazione femminile, con riscoperte e interpretazioni delle sue particolari forme sviluppate nei generi «marginali», quali il diario, le lettere, le conversazioni, gli appunti e le bozze, preparando il terreno a nuove linee teoriche. L'interpretazione della produzione letteraria fiorentina del secondo dopoguerra «al femminile», dal romanzo storico e dal genere giallo (Elisabetta Bacchereti) alla poesia visiva (Federico Fastelli) è, anch'essa, occasione di elaborare nuove ipotesi teoriche sull'autonomia dell'opera d'arte letteraria e sui generi. Studi sulla letteratura austriaca, turca, svedese, spagnola, francese, tedesca e ceca affrontano vari temi (verità e finzione, memoria, museo e non luogo, mito, ebraismo e umanesimo), con una significativa tensione per la ricerca teorica.