Mediazioni e trasformazioni: operatori del libro in Italia nel Settecento

Il saggio offre una valutazione complessiva dei temi e degli esiti della storia del libro e dell’editoria nell’Italia del XVIII secolo nei suoi rapporti con la storia culturale, istituzionale e politica. Oltre alla marcata espansione delle ricerche in questo ambito nel ventennio precedente, esso dà conto della differenziazione dei generi tipografici ed editoriali, dell’allargamento del pubblico e della sua articolazione sociale e culturale, e dei condizionamenti istituzionali che ne potenziarono o frenarono le dinamiche (censura, Inquisizione, Università). Si illustra l’emergere di una nuova geografia editoriale, rispetto al tradizionale primato veneziano, incentrata su province e località minori (dal Veneto alla costa romagnola, alla Toscana) destinata a confluire nella realtà produttiva dell’’800. Accanto alle figure professionali in via di ridefinizione (censori, bibliotecari, giornalisti), si evidenzia la dinamica di liberalizzazione e controllo delle stampe da parte dei poteri pubblici e politici. Il testo è tradotto in tedesco nel vol.'Italien in Europa. Die Zirkulation der IdeF.Jung, Th. Krol (hsrgg.), Paderborn, Wilhelm Fink, 2014.