Riassunto Il lavoro si colloca all’interno della cornice teorica di riferimento rappresentata dal modello di intervento multidisciplinare integrato che le Linee Guida internazionali considerano centrale nella cura dei pazienti con Disturbo Alimentare e che la regione Toscana si è proposta di promuovere e verificare con la stesura delle “Linee di indirizzo per la realizzazione di una rete integrata di servizi per la prevenzione e cura dei DA nella Regione Toscana”. In questo ambito l’età evolutiva pone una sua propria specificità dell’intervento legata a fattori quali le conseguenze della patologia sul processo di modificazione adolescenziale, la necessaria personalizzazione del trattamento ed il coinvolgimento delle famiglie nel percorso di cura. Crescenti evidenze empiriche hanno infatti portato ad un progressivo spostamento del focus di attenzione non solo ai fattori familiari che possono contribuire allo sviluppo e al mantenimento del DA, ma anche a quelli che possono favorire l’esito positivo del trattamento, paradigma della “Family based therapy”, considerata come psicoterapia di elezione per i DA in età evolutiva. Ispirato a questo modello ed in linea con la proposta del gruppo di Janet Treasure, è nato nel 2012 presso la SOD di NPI dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Firenze, un progetto pilota per il coinvolgimento in gruppi psicoeducazionali dei familiari dei pazienti con DA ricoverati per scompenso somatopsichico. Il progetto si inserisce in un modello di intervento intensivo, attuato nel periodo di ricovero che prevede un percorso di psicoterapia individuale basata sulla mentalizzazione, una riabilitazione dietetico nutrizionale e il lavoro con i genitori finalizzato al sostegno alla genitorialità in situazioni di psicopatologia del figlio. L’esperienza pilota condotta conferma che il Modello Maudsley potrebbe divenire un intervento centrale per integrare un approccio family-based, che emerge come di prima scelta per l’età evolutiva, con l’approccio multidisciplinare integrato previsto dalle Linee di Indirizzo Regionali. Abstract The work is part of the theoretical frame of reference represented by the model of integrated multidisciplinary approach that the international guidelines consider a core feature of care of Eating Disorders (ED). In this respect Tuscan Regional Government has promote "Guidelines for the implementation of an integrated network of services for the prevention and treatment of ED in Tuscany". Childhood and adolescence need a specific intervention related to consequences of disease on growth and development, customization of treatment and the involvement of families in the care process. Growing empirical evidence have led to a gradual shift of focus of attention not only to family factors that may contribute to the development and maintenance of the DA, but also to those factors that may facilitate the success of the treatment. "Family-based therapy " has become a psychotherapy of choice for the ED during development. Inspired by this model and in line with the proposal of the group of Janet Treasure, a pilot project has been performed in 2012 at the Neuropscychiatry Department of Careggi University Hospital of Florence. We had psychoeducational groups for parents of inpatients presenting with acute ED. The project is included in a model of intensive intervention, implemented during the period of hospitalization which provides individual mentalization based therapy, a dietary nutritional rehabilitation and work with parents aimed to support parenting in situations of child psychopathology. The pilot study seems to confirm that the Maudsley Model could become an essential part of the treatment of ED, especially in adolescence, combined with the integrated multidisciplinary approach as indicated by the Regional Address lines.

Applicazione delle Linee di Indirizzo della Regione Toscana per i Disturbi Alimentari in adolescenza: la cura collaborativa con le famiglie / Stefanini, Mc; Balluchi, L; Caselli, M; Dirindelli, P; Innocenti, E; Troiani, Mr; Martinetti, Mg. - In: NUOVA RASSEGNA DI STUDI PSICHIATRICI. - ELETTRONICO. - 7:(2013), pp. 0-0. [http://www.usl7.toscana.it/NRSP/index.php]

Applicazione delle Linee di Indirizzo della Regione Toscana per i Disturbi Alimentari in adolescenza: la cura collaborativa con le famiglie

STEFANINI, MARIA CRISTINA;CASELLI, MICHELA;DIRINDELLI, PAOLO;TROIANI, MARIA RITA;MARTINETTI, MARIA GRAZIA
2013

Abstract

Riassunto Il lavoro si colloca all’interno della cornice teorica di riferimento rappresentata dal modello di intervento multidisciplinare integrato che le Linee Guida internazionali considerano centrale nella cura dei pazienti con Disturbo Alimentare e che la regione Toscana si è proposta di promuovere e verificare con la stesura delle “Linee di indirizzo per la realizzazione di una rete integrata di servizi per la prevenzione e cura dei DA nella Regione Toscana”. In questo ambito l’età evolutiva pone una sua propria specificità dell’intervento legata a fattori quali le conseguenze della patologia sul processo di modificazione adolescenziale, la necessaria personalizzazione del trattamento ed il coinvolgimento delle famiglie nel percorso di cura. Crescenti evidenze empiriche hanno infatti portato ad un progressivo spostamento del focus di attenzione non solo ai fattori familiari che possono contribuire allo sviluppo e al mantenimento del DA, ma anche a quelli che possono favorire l’esito positivo del trattamento, paradigma della “Family based therapy”, considerata come psicoterapia di elezione per i DA in età evolutiva. Ispirato a questo modello ed in linea con la proposta del gruppo di Janet Treasure, è nato nel 2012 presso la SOD di NPI dell’Azienda Universitaria Ospedaliera di Firenze, un progetto pilota per il coinvolgimento in gruppi psicoeducazionali dei familiari dei pazienti con DA ricoverati per scompenso somatopsichico. Il progetto si inserisce in un modello di intervento intensivo, attuato nel periodo di ricovero che prevede un percorso di psicoterapia individuale basata sulla mentalizzazione, una riabilitazione dietetico nutrizionale e il lavoro con i genitori finalizzato al sostegno alla genitorialità in situazioni di psicopatologia del figlio. L’esperienza pilota condotta conferma che il Modello Maudsley potrebbe divenire un intervento centrale per integrare un approccio family-based, che emerge come di prima scelta per l’età evolutiva, con l’approccio multidisciplinare integrato previsto dalle Linee di Indirizzo Regionali. Abstract The work is part of the theoretical frame of reference represented by the model of integrated multidisciplinary approach that the international guidelines consider a core feature of care of Eating Disorders (ED). In this respect Tuscan Regional Government has promote "Guidelines for the implementation of an integrated network of services for the prevention and treatment of ED in Tuscany". Childhood and adolescence need a specific intervention related to consequences of disease on growth and development, customization of treatment and the involvement of families in the care process. Growing empirical evidence have led to a gradual shift of focus of attention not only to family factors that may contribute to the development and maintenance of the DA, but also to those factors that may facilitate the success of the treatment. "Family-based therapy " has become a psychotherapy of choice for the ED during development. Inspired by this model and in line with the proposal of the group of Janet Treasure, a pilot project has been performed in 2012 at the Neuropscychiatry Department of Careggi University Hospital of Florence. We had psychoeducational groups for parents of inpatients presenting with acute ED. The project is included in a model of intensive intervention, implemented during the period of hospitalization which provides individual mentalization based therapy, a dietary nutritional rehabilitation and work with parents aimed to support parenting in situations of child psychopathology. The pilot study seems to confirm that the Maudsley Model could become an essential part of the treatment of ED, especially in adolescence, combined with the integrated multidisciplinary approach as indicated by the Regional Address lines.
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Stefanini, Mc; Balluchi, L; Caselli, M; Dirindelli, P; Innocenti, E; Troiani, Mr; Martinetti, Mg
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