L'articolo illustra i risultati di una prima caratterizzazione fisico-meccanica di due lotti di legname di faggio in dimensioni d’uso, provenienti dalla Toscana e dalla Liguria, allo scopo di verificarne la possibilità e le potenzialità per un eventuale impiego in edilizia per uso strutturale. Attraverso la classificazione a vista e le successive prove di laboratorio, sono stati valutati i principali difetti che influenzano le proprietà meccaniche del legname e sono stati determinati i valori caratteristici delle categorie visuali previste dalle norme di classificazione impiegate: la UNI 11035 (italiana) e la DIN 4074-5 (tedesca). Ogni provenienza è stata quindi ripartita in gruppi con caratteristiche visuali simili che, dopo le prove secondo la normativa europea, possono essere attribuiti alle Classi di Resistenza D30, per quanto concerne la norma italiana, e D24 e D40 in base alla categoria, per quanto riguarda la norma tedesca. Attualmente nessuna specie legnosa italiana classificata a vista, utilizzabile in campo strutturale, raggiunge i valori di quest’ultima classe. Ciò esprime le potenzialità d’impiego e anche economiche del faggio in edilizia che, visti i primi risultati, può offrire una soluzione alternativa al progettista di strutture lignee, ma soprattutto può fornire degli sbocchi di mercato per i popolamenti di faggio che, nel futuro, data la numerosità dei soprassuoli in conversione ad alto fusto, forniranno grandi volumi di legno, di bassa qualità per falegnameria ma comunque potenzialmente idonei all’impiego strutturale.
Valorizzazione del legno di faggio italiano per impiego strutturale / Cibecchini, Daniele; Cavalli, Alberto. - ELETTRONICO. - 2:(2015), pp. 1050-1055. (Intervento presentato al convegno Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura - Progettare il futuro per il settore forestale tenutosi a Firenze nel 26 - 29 novembre 2014) [dx.doi.org/10.4129/2cis-dc-val].
Valorizzazione del legno di faggio italiano per impiego strutturale
CIBECCHINI, DANIELE;CAVALLI, ALBERTO
2015
Abstract
L'articolo illustra i risultati di una prima caratterizzazione fisico-meccanica di due lotti di legname di faggio in dimensioni d’uso, provenienti dalla Toscana e dalla Liguria, allo scopo di verificarne la possibilità e le potenzialità per un eventuale impiego in edilizia per uso strutturale. Attraverso la classificazione a vista e le successive prove di laboratorio, sono stati valutati i principali difetti che influenzano le proprietà meccaniche del legname e sono stati determinati i valori caratteristici delle categorie visuali previste dalle norme di classificazione impiegate: la UNI 11035 (italiana) e la DIN 4074-5 (tedesca). Ogni provenienza è stata quindi ripartita in gruppi con caratteristiche visuali simili che, dopo le prove secondo la normativa europea, possono essere attribuiti alle Classi di Resistenza D30, per quanto concerne la norma italiana, e D24 e D40 in base alla categoria, per quanto riguarda la norma tedesca. Attualmente nessuna specie legnosa italiana classificata a vista, utilizzabile in campo strutturale, raggiunge i valori di quest’ultima classe. Ciò esprime le potenzialità d’impiego e anche economiche del faggio in edilizia che, visti i primi risultati, può offrire una soluzione alternativa al progettista di strutture lignee, ma soprattutto può fornire degli sbocchi di mercato per i popolamenti di faggio che, nel futuro, data la numerosità dei soprassuoli in conversione ad alto fusto, forniranno grandi volumi di legno, di bassa qualità per falegnameria ma comunque potenzialmente idonei all’impiego strutturale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Faggio_strutturale_Cibecchini.pdf
accesso aperto
Descrizione: post print
Tipologia:
Pdf editoriale (Version of record)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
5.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.14 MB | Adobe PDF |
I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.