Gli alberi monumentali generalmente sono rappresentati nell’immaginario collettivo da esemplari arborei di grandi dimensioni o di elevata età. Essi spesso documentano importanti eventi storici o curiose leggende che vengono tramandate di generazione in generazione trasformando dei vecchi tronchi in veri e propri testimoni del tempo. Ma essere un albero monumentale non si limita solo a uesto, essi infatti svolgono un rilevante ruolo ecologico come serbatoi di carbonio, come alberi habitat o micro-ecosistemi e come testimoni di un patrimonio genetico da custodire e conservare. Gli alberi monumentali con le loro peculiarità caratterizzano il nostro paesaggio, ma troppo spesso ci si dimentica di loro e della loro importanza. Nel 1982, il censimento nazionale del Corpo Forestale dello Stato ha raccolto 22.000 segnalazioni di esemplari di notevoli dimensioni, ma ha divulgato solamente informazioni riguardanti 1.255 individui di cui 460 localizzati nelle regioni del nord Italia, 555 nelle regioni del centro e 240 in quelle meridionali e nelle isole. Attualmente a più di 30 anni dall’ultimo censimento nazionale si stima che il numero dei grandi alberi si aggiri tra i 7.000 e i 9.000 individui. L’obiettivo di questo lavoro è quello di descrivere l’iter legislativo con cui lo Stato italiano tutela gli alberi monumentali del nostro Paese che va dal 1939 sino ai giorni nostri passando dal codice dei beni culturali del paesaggio alla più recente normativa per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, emanata nel 2013. L’attuale legge nazionale tocca alcuni aspetti fondamentali come la definizione di albero monumentale, le sanzioni previste e il nuovo censimento nazionale che interesserà tutti i Comuni italiani, le Regioni e il Corpo Forestale dello Stato. Sebbene in questi decenni l’interesse collettivo per la tutela gli alberi monumentali sia cresciuto notevolmente, dal confronto tra le normative attualmente vigenti in Europa e la situazione italiana emerge la necessità di migliorare la reale conoscenza del nostro patrimonio monumentale e la percezione che se ne ha. La strada che si deve percorrere per tutelare i nostri monumenti verdi è ancora lunga e non deve esclusivamente essere legata agli aspetti normativi, sebbene fondamentali, perchè è anche tutelando le caratteristiche dell’ambiente in cui sono cresciuti per secoli e, a volte per millenni, questi esemplari che le generazioni future potranno apprezzarne la bellezza e la storia.

L’importanza di tutelare un albero monumentale / Chiara, Lisa; Davide, Travaglini. - ELETTRONICO. - 1:(2015), pp. 607-608. (Intervento presentato al convegno Progettare il futuro per il settore forestale tenutosi a Firenze nel 26‐29 Novembre 2014).

L’importanza di tutelare un albero monumentale

TRAVAGLINI, DAVIDE
2015

Abstract

Gli alberi monumentali generalmente sono rappresentati nell’immaginario collettivo da esemplari arborei di grandi dimensioni o di elevata età. Essi spesso documentano importanti eventi storici o curiose leggende che vengono tramandate di generazione in generazione trasformando dei vecchi tronchi in veri e propri testimoni del tempo. Ma essere un albero monumentale non si limita solo a uesto, essi infatti svolgono un rilevante ruolo ecologico come serbatoi di carbonio, come alberi habitat o micro-ecosistemi e come testimoni di un patrimonio genetico da custodire e conservare. Gli alberi monumentali con le loro peculiarità caratterizzano il nostro paesaggio, ma troppo spesso ci si dimentica di loro e della loro importanza. Nel 1982, il censimento nazionale del Corpo Forestale dello Stato ha raccolto 22.000 segnalazioni di esemplari di notevoli dimensioni, ma ha divulgato solamente informazioni riguardanti 1.255 individui di cui 460 localizzati nelle regioni del nord Italia, 555 nelle regioni del centro e 240 in quelle meridionali e nelle isole. Attualmente a più di 30 anni dall’ultimo censimento nazionale si stima che il numero dei grandi alberi si aggiri tra i 7.000 e i 9.000 individui. L’obiettivo di questo lavoro è quello di descrivere l’iter legislativo con cui lo Stato italiano tutela gli alberi monumentali del nostro Paese che va dal 1939 sino ai giorni nostri passando dal codice dei beni culturali del paesaggio alla più recente normativa per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, emanata nel 2013. L’attuale legge nazionale tocca alcuni aspetti fondamentali come la definizione di albero monumentale, le sanzioni previste e il nuovo censimento nazionale che interesserà tutti i Comuni italiani, le Regioni e il Corpo Forestale dello Stato. Sebbene in questi decenni l’interesse collettivo per la tutela gli alberi monumentali sia cresciuto notevolmente, dal confronto tra le normative attualmente vigenti in Europa e la situazione italiana emerge la necessità di migliorare la reale conoscenza del nostro patrimonio monumentale e la percezione che se ne ha. La strada che si deve percorrere per tutelare i nostri monumenti verdi è ancora lunga e non deve esclusivamente essere legata agli aspetti normativi, sebbene fondamentali, perchè è anche tutelando le caratteristiche dell’ambiente in cui sono cresciuti per secoli e, a volte per millenni, questi esemplari che le generazioni future potranno apprezzarne la bellezza e la storia.
2015
Atti del Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura
Progettare il futuro per il settore forestale
Firenze
Chiara, Lisa; Davide, Travaglini
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