Il libro ricostruisce l’attività di controllo esercitata dal governo lucchese nel secolo XVI a proposito della sessualità considerata "illecita", attraverso l’esame della documentazione dell’Offizio sopra l’Onestà. Ad un controllo capillare sembrano corrispondere pene relativamente blande. Verso la fine del secolo il progressivo adattamento al clima controriformistico portò ad un inasprimento delle pene, ma soprattutto rese più efficace che in passato l’ingiunzione al silenzio, rendendo le pratiche “contro natura” per la prima volta, realmente, un peccato “innominabile”.
Scheda di U. Grassi, L’Offizio sopra l’Onestà. Il controllo della sodomia nella Lucca del Cinquecento, prefazione di M. Rocke, Milano-Udine, Mimesis, 2014, pp. 211 / Mazzei, Rita. - In: ARCHIVIO STORICO ITALIANO. - ISSN 0391-7770. - STAMPA. - CLXXIII, disp. IV:(2015), pp. 782-783.
Scheda di U. Grassi, L’Offizio sopra l’Onestà. Il controllo della sodomia nella Lucca del Cinquecento, prefazione di M. Rocke, Milano-Udine, Mimesis, 2014, pp. 211
MAZZEI, RITA
2015
Abstract
Il libro ricostruisce l’attività di controllo esercitata dal governo lucchese nel secolo XVI a proposito della sessualità considerata "illecita", attraverso l’esame della documentazione dell’Offizio sopra l’Onestà. Ad un controllo capillare sembrano corrispondere pene relativamente blande. Verso la fine del secolo il progressivo adattamento al clima controriformistico portò ad un inasprimento delle pene, ma soprattutto rese più efficace che in passato l’ingiunzione al silenzio, rendendo le pratiche “contro natura” per la prima volta, realmente, un peccato “innominabile”.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



