Il saggio ricostruisce il flusso di esportazione di sete italiane, e in particolare lucchesi, in Russia, attraverso la via di Arcangelo, nel corso della seconda metà del Seicento sulla base di una ricchissima documentazione data dai copialettere di alcune grosse case commerciali. A rendere possibile questo flusso di tessuti di lusso nella Russia pre-petrina fu da un lato il prestigio di una produzione di alta e altissima qualità in grado di soddisfare al meglio le esigenze della corte e dei magnati moscoviti, e dall’altro il fatto che alcune firme commerciali lucchesi fossero bene inserite nel network dei traffici internazionali. Tale commercio era esposto a enormi rischi, poteva assicurare ottimi guadagni o provocare ingenti perdite, ma per qualche decennio costituì uno sbocco significativo per la produzione serica lucchese. Nel saggio si dà spazio anche all’impatto "culturale" che ebbero i nuovi orizzonti aperti dalla via artica, in un ambiente mercantile che aveva già saputo cogliere le opportunità offerte dal mercato polacco-lituano.
Sete italiane nella Russia della seconda metà del Seicento. La produzione lucchese alle fiere di Arcangelo / Mazzei, Rita. - In: STORIA ECONOMICA. - ISSN 1824-5064. - STAMPA. - X V I I I:(2015), pp. 473-515.
Sete italiane nella Russia della seconda metà del Seicento. La produzione lucchese alle fiere di Arcangelo
MAZZEI, RITA
2015
Abstract
Il saggio ricostruisce il flusso di esportazione di sete italiane, e in particolare lucchesi, in Russia, attraverso la via di Arcangelo, nel corso della seconda metà del Seicento sulla base di una ricchissima documentazione data dai copialettere di alcune grosse case commerciali. A rendere possibile questo flusso di tessuti di lusso nella Russia pre-petrina fu da un lato il prestigio di una produzione di alta e altissima qualità in grado di soddisfare al meglio le esigenze della corte e dei magnati moscoviti, e dall’altro il fatto che alcune firme commerciali lucchesi fossero bene inserite nel network dei traffici internazionali. Tale commercio era esposto a enormi rischi, poteva assicurare ottimi guadagni o provocare ingenti perdite, ma per qualche decennio costituì uno sbocco significativo per la produzione serica lucchese. Nel saggio si dà spazio anche all’impatto "culturale" che ebbero i nuovi orizzonti aperti dalla via artica, in un ambiente mercantile che aveva già saputo cogliere le opportunità offerte dal mercato polacco-lituano.File | Dimensione | Formato | |
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