In questo contributo vengono presentati due differenti modelli costitutivi tridimensionali per la simulazione della fessurazione nel calcestruzzo e nei materiali quasi-fragili: un modello a danneggiamento scalare (SDM) isotropo e un modello a fessure rotanti (RCM). Nell’SDM isotropo, la perdita di caratteristiche meccaniche viene controllata attraverso un singolo parametro scalare. La matrice del legame secante è multiplo scalare di quella di elasticità lineare (dunque la rigidezza diminuisce proporzionalmente in ogni direzione, indipendentemente dalla direzione del carico). L’RCM è invece in grado di riprodurre il comportamento anisotropo della fessurazione. La versione implementata consente la formazione di fino a tre fessure mutuamente ortogonali che si mantengono allineate con le direzioni principali (di sforzi e deformazioni contemporaneamente). Per entrambi i modelli vengono brevemente descritte numerose procedure numeriche che risolvono problemi computazionali, per altro comuni anche ad altri tipi di legame costitutivo. I modelli sono stati implementati in un elemento finito spaziale isoparametrico a otto nodi e messi alla prova con l’analisi di alcune strutture per le quali sono disponibili risultati sperimentali e altre simulazioni numeriche.
Titolo: | Some recent developments in FE-modelling of cracking in concrete and quasi-brittle materials |
Autori di Ateneo: | |
Autori: | BORRI, CLAUDIO; SALVATORI, LUCA; W. Zahlten |
Data di pubblicazione: | 2003 |
Titolo del libro: | Atti AIMeTA 2003 |
Titolo del congresso: | XVI Congresso Nazionale AIMeTADI MECCANICA TEORICA E APPLICATA |
Luogo del congresso: | Ferrara, Italia |
Abstract: | In questo contributo vengono presentati due differenti modelli costitutivi tridimensionali per la simulazione della fessurazione nel calcestruzzo e nei materiali quasi-fragili: un modello a danneggiamento scalare (SDM) isotropo e un modello a fessure rotanti (RCM). Nell’SDM isotropo, la perdita di caratteristiche meccaniche viene controllata attraverso un singolo parametro scalare. La matrice del legame secante è multiplo scalare di quella di elasticità lineare (dunque la rigidezza diminuisce proporzionalmente in ogni direzione, indipendentemente dalla direzione del carico). L’RCM è invece in grado di riprodurre il comportamento anisotropo della fessurazione. La versione implementata consente la formazione di fino a tre fessure mutuamente ortogonali che si mantengono allineate con le direzioni principali (di sforzi e deformazioni contemporaneamente). Per entrambi i modelli vengono brevemente descritte numerose procedure numeriche che risolvono problemi computazionali, per altro comuni anche ad altri tipi di legame costitutivo. I modelli sono stati implementati in un elemento finito spaziale isoparametrico a otto nodi e messi alla prova con l’analisi di alcune strutture per le quali sono disponibili risultati sperimentali e altre simulazioni numeriche. |
Handle: | http://hdl.handle.net/2158/10354 |
Appare nelle tipologie: | 4a - Articolo in atti di congresso |
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