‘Periferie’, ‘campagna urbanizzata’ e ‘sprawl’ sono ‘il terzo incomodo’ delle politiche urbanistiche in Toscana: una scomoda realtà sostanzialmente ignorata dal discorso politico regionale, e negletta dalle politiche urbanistiche e territoriali. Ciò è il frutto di un radicato modo di polarizzare la concettualizzazione del territorio tra utopia e distopia: campagna e centri storici da una lato e periferie dall’altro, territorio di collina da una parte e territorio di pianura dall’altra. Questo modo di strutturare il discorso affonda le proprie radici nel ruralismo dell’aristocrazia terriera ottocentesca e del fascismo. Esso è tuttavia foriero ancora oggi di pesanti implicazioni in termini di giustizia spaziale. La gran parte delle attenzioni e delle risorse sono rivolte infatti da un lato alla salvaguardia del ‘bel paesaggio’ e dall’altra alla progressiva ‘purificazione’ dei centri storici, spesso equiparati nel discorso politico locale a ‘salotti’. Con il presente contributo si intende decostruire il discorso urbanistico oggi dominante in Toscana quale prerequisito per il conseguimento di politiche territoriali e urbanistiche più bilanciate vuoi in termini di giustizia spaziale, vuoi in termini di capacità di adesione ai bisogni reali.

Il 'terzo incomodo'. Le periferie toscane tra la campagna feticizzata e i centri storici salotto / Giovannoni, Giulio. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1079-1083. (Intervento presentato al convegno Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive tenutosi a Venezia nel 11-13 giugno 2015).

Il 'terzo incomodo'. Le periferie toscane tra la campagna feticizzata e i centri storici salotto

GIOVANNONI, GIULIO
2015

Abstract

‘Periferie’, ‘campagna urbanizzata’ e ‘sprawl’ sono ‘il terzo incomodo’ delle politiche urbanistiche in Toscana: una scomoda realtà sostanzialmente ignorata dal discorso politico regionale, e negletta dalle politiche urbanistiche e territoriali. Ciò è il frutto di un radicato modo di polarizzare la concettualizzazione del territorio tra utopia e distopia: campagna e centri storici da una lato e periferie dall’altro, territorio di collina da una parte e territorio di pianura dall’altra. Questo modo di strutturare il discorso affonda le proprie radici nel ruralismo dell’aristocrazia terriera ottocentesca e del fascismo. Esso è tuttavia foriero ancora oggi di pesanti implicazioni in termini di giustizia spaziale. La gran parte delle attenzioni e delle risorse sono rivolte infatti da un lato alla salvaguardia del ‘bel paesaggio’ e dall’altra alla progressiva ‘purificazione’ dei centri storici, spesso equiparati nel discorso politico locale a ‘salotti’. Con il presente contributo si intende decostruire il discorso urbanistico oggi dominante in Toscana quale prerequisito per il conseguimento di politiche territoriali e urbanistiche più bilanciate vuoi in termini di giustizia spaziale, vuoi in termini di capacità di adesione ai bisogni reali.
2015
Atti della XVIII Conferenza Nazionale SIU
Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive
Venezia
11-13 giugno 2015
Giovannoni, Giulio
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