I tentativi di cooperazione sollecitati dalle modifiche in atto degli assetti istituzionali e dalla istituzione delle città metropolitane sui confini provinciali evidenziano spesso una notevole distanza tra le strategie espresse negli strumenti di pianificazione territoriale, sia a livello orizzontale che verticale, e l’attuale contingenza socio-economica. Ciò emerge con evidenza nell’area metropolitana fiorentina, assurta a caso emblematico non solo per la netta dissociazione tra pianificazione strategica e strutturale comunale e intercomunale, ma anche per la presenza di modalità diverse di approcciarsi al tema della dimensione metropolitana. Da un lato, i comuni di prima cintura presentano strategie molto differenziate, e in alcuni casi in aperto conflitto con quelle sovra locali (emblematico il caso dell’ampliamento dell’aeroporto) o distanti dalle percezioni del mercato. Dall’altro lato, pare evidente che il semplice disegno dell’area metropolitana sui confini provinciali circoscriva una coperta troppo stretta per un sistema territoriale le cui dinamiche si estendono su 3 province fino all’area pistoiese, passando per Prato. L’approccio proposto, improntato dalle teorie del Regional Design, mira a definire i presupposti per la rappresentazione di una vision unitaria, capace di mettere a sistema le diverse progettualità esistenti e inquadrare temi e strategie a supporto di una contingenza socio-economica che modifica innegabilmente il rapporto tra il territorio e i processi di trasformazione produttiva.
Programmare o pianificare i territori delle città metropolitane? Il caso di Firenze tra vision spaziali e processi di trasformazione economico-produttiva / V. Lingua; G. De Luca. - ELETTRONICO. - Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive. Vol. 1. Territori dell’Economia:(2015), pp. 233-239. (Intervento presentato al convegno Società italiana degli urbanisti, Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive tenutosi a Venezia nel 11-13 giugno 2015).
Programmare o pianificare i territori delle città metropolitane? Il caso di Firenze tra vision spaziali e processi di trasformazione economico-produttiva
LINGUA, VALERIA;DE LUCA, GIUSEPPE
2015
Abstract
I tentativi di cooperazione sollecitati dalle modifiche in atto degli assetti istituzionali e dalla istituzione delle città metropolitane sui confini provinciali evidenziano spesso una notevole distanza tra le strategie espresse negli strumenti di pianificazione territoriale, sia a livello orizzontale che verticale, e l’attuale contingenza socio-economica. Ciò emerge con evidenza nell’area metropolitana fiorentina, assurta a caso emblematico non solo per la netta dissociazione tra pianificazione strategica e strutturale comunale e intercomunale, ma anche per la presenza di modalità diverse di approcciarsi al tema della dimensione metropolitana. Da un lato, i comuni di prima cintura presentano strategie molto differenziate, e in alcuni casi in aperto conflitto con quelle sovra locali (emblematico il caso dell’ampliamento dell’aeroporto) o distanti dalle percezioni del mercato. Dall’altro lato, pare evidente che il semplice disegno dell’area metropolitana sui confini provinciali circoscriva una coperta troppo stretta per un sistema territoriale le cui dinamiche si estendono su 3 province fino all’area pistoiese, passando per Prato. L’approccio proposto, improntato dalle teorie del Regional Design, mira a definire i presupposti per la rappresentazione di una vision unitaria, capace di mettere a sistema le diverse progettualità esistenti e inquadrare temi e strategie a supporto di una contingenza socio-economica che modifica innegabilmente il rapporto tra il territorio e i processi di trasformazione produttiva.File | Dimensione | Formato | |
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