Questo articolo presenta il lavoro di studio e ricerca che è stato condotto presso la Specola in particolare nelle Sale delle Cere Anatomiche allo scopo di definire una soluzione di illuminazione flessibile, adattabile, a basso consumo energetico di opere sensibili alla luce e nel rispetto dei limiti voluti dalla normativa per la conservazione e la salvaguardia [6]. La soluzione proposta può essere facilmente estesa, con i dovuti adattamenti del caso, a tutte le stanze della Cere, perché l’illuminazione è stata progettata allo scopo di riprodurre e suggerire la visita alla sezione delle cere anatomiche come un suggestivo viaggio nel tempo, nella nostra storia, un percorso di lettura filologica e scientifica all’interno di “operating theatres”; la memoria storico-scientifica del luogo, con la nuova luce, potrà essere efficacemente, teatralmente e simpaticamente ripristinata ed offerta al visitatore. La luce viene da noi concepita anche come strumento di recupero e relazione tra preesistenza ed advenienza, assunzione di responsabilità verso il futuro, in un’ottica “selettiva”, ossia nella capacità di vedere e selezionare le scelte, le evoluzioni della scienza e della tecnica con responsabilità e senso storico-critico, ponendo attenzione alle tutela delle “risorse” e della qualità che l’esistente possiede, in cui le opere, l’ambiente che le contiene ed i fruitori/visitatori, vanno letti e concepiti come “sistema”.
Luce per la Scienza dell’Anatomia: le cere anatomiche del Museo della Specola / Balocco, Carla; Nistri, Viola; Pratesi, Giovanni. - In: OPD RESTAURO. - ISSN 1120-2513. - STAMPA. - 27:(2015), pp. 1-16.
Luce per la Scienza dell’Anatomia: le cere anatomiche del Museo della Specola
BALOCCO, CARLA;PRATESI, GIOVANNI
2015
Abstract
Questo articolo presenta il lavoro di studio e ricerca che è stato condotto presso la Specola in particolare nelle Sale delle Cere Anatomiche allo scopo di definire una soluzione di illuminazione flessibile, adattabile, a basso consumo energetico di opere sensibili alla luce e nel rispetto dei limiti voluti dalla normativa per la conservazione e la salvaguardia [6]. La soluzione proposta può essere facilmente estesa, con i dovuti adattamenti del caso, a tutte le stanze della Cere, perché l’illuminazione è stata progettata allo scopo di riprodurre e suggerire la visita alla sezione delle cere anatomiche come un suggestivo viaggio nel tempo, nella nostra storia, un percorso di lettura filologica e scientifica all’interno di “operating theatres”; la memoria storico-scientifica del luogo, con la nuova luce, potrà essere efficacemente, teatralmente e simpaticamente ripristinata ed offerta al visitatore. La luce viene da noi concepita anche come strumento di recupero e relazione tra preesistenza ed advenienza, assunzione di responsabilità verso il futuro, in un’ottica “selettiva”, ossia nella capacità di vedere e selezionare le scelte, le evoluzioni della scienza e della tecnica con responsabilità e senso storico-critico, ponendo attenzione alle tutela delle “risorse” e della qualità che l’esistente possiede, in cui le opere, l’ambiente che le contiene ed i fruitori/visitatori, vanno letti e concepiti come “sistema”.| File | Dimensione | Formato | |
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