L'universo oncologico: rimembranze e cronotopi olfattivi

Il contributo è dedicato agli intrecci tra odori e neoplasie nelle pagine letterarie da Verga agli autori odierni. Dal sentore metaforico della morte che attira i corvi negli scrittori siciliani di fine Ottocento si approda alla percezione olfattiva del sé morente nella Chiesa della solitudine di Grazia Deledda. Un’agnizione sensoriale nella circostanza del funerale dello zio, deceduto a causa di un cancro, fa addirittura cambiare a Bassani il titolo di un racconto dal Muro di cinta all’Odore del fieno. Negli anni post 2000 proliferano scritti di malati oncologici che, a causa di cure invasive, accusano anosmia e si dedicano per superare tale stasi olfattiva alla descrizione dei ricordi dei tempi andati, pieni di profumi gradevoli. Gli aromi asettici e artificiali degli ambienti nosocomiali e quegli urtanti o tranquillizzanti della medicina alternativa sono soltanto alcuni degli aspetti molteplici di un viaggio nel mondo della malattia.