Il mio contributo è un tentativo di trovare una chiave di lettura dell’opera di Vittorio Bodini alla luce e in considerazione della sua prematura scomparsa. Bodini, considerato prima facie poeta e traduttore, è presente con una breve prosa dal titolo S. Giuseppe. Questo lavoro risale al 1945, antecedente, quindi, di venticinque anni i sintomi dello stesso male che affliggeranno l’autore. Perfino del tumore, di cui all’epoca era ignaro, Bodini con visionarietà creativa scrive astrattamente e riflette con proprietà e sensazioni forti e concrete presentendone, come col senno di poi si è rivelato, la venefica e mortale presenza.
Frammenti e lacerti di un «a(em)plazado» / Rekut, Oleksandra. - STAMPA. - 2:(2016), pp. 603-610. (Intervento presentato al convegno L'Ermetismo e Firenze. Convegno internazionale di studi tenutosi a Firenze nel 27-31 ottobre 2014).
Frammenti e lacerti di un «a(em)plazado»
REKUT, OLEKSANDRA
2016
Abstract
Il mio contributo è un tentativo di trovare una chiave di lettura dell’opera di Vittorio Bodini alla luce e in considerazione della sua prematura scomparsa. Bodini, considerato prima facie poeta e traduttore, è presente con una breve prosa dal titolo S. Giuseppe. Questo lavoro risale al 1945, antecedente, quindi, di venticinque anni i sintomi dello stesso male che affliggeranno l’autore. Perfino del tumore, di cui all’epoca era ignaro, Bodini con visionarietà creativa scrive astrattamente e riflette con proprietà e sensazioni forti e concrete presentendone, come col senno di poi si è rivelato, la venefica e mortale presenza.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.