Más allá del ornamento. Carácter, modernidad y belleza en la arquitectura

Nel numero 7 della rivista “Quadrante” (1933), un giovanissimo Ernesto Nathan Rogers pubblicò un articolo dal titolo “Significato della decorazione nell’architettura”. Il testo è una riflessione sulla decorazione che, secondo l’autore, è congenita all’architettura e non può essere da essa dissociata pur essendo una realtà distinta, e sull’ornato che, invece, è la semplice «estrinsecazione formale di un certo contenuto decorativo». L’articolo di Rogers contiene un inevitabile rimando al fondamentale “Ornament und Verbrechen” (1908) di Adolf Loos, però sorprendono alcune inaspettate tangenze con il capitolo “Ornamentación” del “Cuaderno de Notas” di Antoni Gaudí (1878). Il confronto con gli scritti dell’architetto catalano e un’analisi delle rispettive riflessioni e convinzioni sul tema della decorazione risultano di grande interesse poiché, verso la fine del 1959, il gruppo dei BBPR sarà incaricato da Adriano Olivetti di progettare e realizzare un palazzo per uffici e un negozio a Barcellona. In quella occasione gli architetti milanesi, fedeli al principio del radicamento alle «preesistenze ambientali», cercheranno di captare il carattere urbanistico, architettonico e formale della città e, di fronte allo straordinario universo decorativo di Antoni Gaudí, non potranno che animare l’edificio con «una certa spagnolesca ricchezza dei materiali che altrove non abbiamo usato mai, o per lo meno, non con tanto consapevole, e, crediamo giustificato compiacimento». La ricerca è una lettura dell’edificio costruito a Barcellona dai BBPR attraverso il tema della decorazione. In the 7th issue of the magazine "Quadrante" (1933), a very young Ernesto Nathan Rogers published an article entitled “Significato della decorazione nell’architettura”. The text is a reflection on the decoration that, according to the author, is congenital to architecture and cannot be dissociated from it, even if it is a distinct reality, and on the ornament that, instead, is the simple «formal extrinsication of a certain decorative content». Rogers' article contains an inevitable reference to the fundamental "Ornament und Verbrechen" (1908) by Adolf Loos, but some unexpected tangencies with the chapter "Ornamentación" of the "Cuaderno de Notas" by Antoni Gaudí (1878) are surprising. A comparison with the Catalan architect's writings and an analysis of their respective reflections and convictions on the theme of decoration are of great interest since, towards the end of 1959, the BBPR group was commissioned by Adriano Olivetti to design and build an office building and a store in Barcelona. On that occasion the Milanese architects, faithful to the principle of being rooted in the «pre-existing environment», tried to capture the urban, architectural and formal character of the city and, faced with the extraordinary decorative universe of Antoni Gaudí, could only animate the building with «a certain Spanish richness of materials that elsewhere we have never used, or at least not with such conscious, and, we believe, justified complacency». The research is a reading of the building constructed in Barcelona by BBPR through the theme of decoration.