L’articola individua un particolare passaggio nel percorso dell’adolescente di oggi: quello in cui nella mente adolescente si registra il conflitto tra un dolore molto forte e un altrettanto forte incremento di stati maniacali, che favoriscono l’adesione a sindromi psicosociali come l’edonismo, il consumismo, il culto dell’immagine di sé, e l’accentuarsi di modalità di rapporto sadomasochistico con i propri coetanei, incentrate sul narcisismo patologico e altre distorsioni nei rapporti di condivisione emotiva. Viene descritto il conflitto sociale dell’adolescente, diviso tra la tentazione di aderire a una comunità di coetanei organizzata narcisisticamente, attraverso la svalutazione e il disprezzo dell’autenticità nell’esperienza emotiva, e la scelta dell’adolescente di ribellarsi a questa situazione. Si tratta di una scelta che inevitabilmente lo porta a vivere e a sperimentare un’esperienza di forte solitudine e incomprensione. Come esempi di ciò vengono addotti profili tratti dalla narrativa contemporanea, ma ancor prima il celebre mito di Paride nella riproposizione di Laura Orvieto (1911). Paride viene investito di una speciale attenzione da parte di alcune dee, e in tal modo viene travolto dalla fantasia maniacale di ottenere il potere e la donna più bella del mondo, nell’incapacità di elaborare il trauma del precoce abbandono da parte dei genitori. Questo esempio è in contrapposizione con quello di Holden Cauldfield in The Catcher in the Rye (Salinger, 1951), che esprime una più salutare depressione ado-lescenziale, nell’impossibilità di elaborare il proprio dolore familiare, ma anche di emanciparsi da un mondo di relazioni sociali borghesi e fasulle. L’articolo sostiene dunque come un conflitto centrale dell’adolescenza vada inteso nei termini della capacità o incapacità dell’adolescente di ribellarsi alle patologie sociali del proprio tempo.

Il mito di Paride rivisitato: l'adolescenza al bivio delle patologie sociali / Tommaso, Fratini. - In: INTERNATIONAL JOURNAL OF PSYCHOANALYSIS AND EDUCATION. - ISSN 2035-4630. - ELETTRONICO. - VII:(2015), pp. 17-29.

Il mito di Paride rivisitato: l'adolescenza al bivio delle patologie sociali

FRATINI, TOMMASO
2015

Abstract

L’articola individua un particolare passaggio nel percorso dell’adolescente di oggi: quello in cui nella mente adolescente si registra il conflitto tra un dolore molto forte e un altrettanto forte incremento di stati maniacali, che favoriscono l’adesione a sindromi psicosociali come l’edonismo, il consumismo, il culto dell’immagine di sé, e l’accentuarsi di modalità di rapporto sadomasochistico con i propri coetanei, incentrate sul narcisismo patologico e altre distorsioni nei rapporti di condivisione emotiva. Viene descritto il conflitto sociale dell’adolescente, diviso tra la tentazione di aderire a una comunità di coetanei organizzata narcisisticamente, attraverso la svalutazione e il disprezzo dell’autenticità nell’esperienza emotiva, e la scelta dell’adolescente di ribellarsi a questa situazione. Si tratta di una scelta che inevitabilmente lo porta a vivere e a sperimentare un’esperienza di forte solitudine e incomprensione. Come esempi di ciò vengono addotti profili tratti dalla narrativa contemporanea, ma ancor prima il celebre mito di Paride nella riproposizione di Laura Orvieto (1911). Paride viene investito di una speciale attenzione da parte di alcune dee, e in tal modo viene travolto dalla fantasia maniacale di ottenere il potere e la donna più bella del mondo, nell’incapacità di elaborare il trauma del precoce abbandono da parte dei genitori. Questo esempio è in contrapposizione con quello di Holden Cauldfield in The Catcher in the Rye (Salinger, 1951), che esprime una più salutare depressione ado-lescenziale, nell’impossibilità di elaborare il proprio dolore familiare, ma anche di emanciparsi da un mondo di relazioni sociali borghesi e fasulle. L’articolo sostiene dunque come un conflitto centrale dell’adolescenza vada inteso nei termini della capacità o incapacità dell’adolescente di ribellarsi alle patologie sociali del proprio tempo.
2015
VII
17
29
Tommaso, Fratini
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