Finalità/Obiettivi: La motor imagery (MI), l’abilità di ripetere mentalmente azioni motorie senza evidenti movimenti del corpo, è un'importante acquisizione per i bambini utile per imparare, programmare e controllare i movimenti. Esistono evidenze della presenza di tale abilità a partire dai 5 anni di età, ma ci sono solo pochi studi con bambini al di sotto dei 7 anni (Gabbard, 2009). Questo a causa di problemi teorici e metodologici (Madan, Singhal, 2012), in particolare la scarsa diffusione di paradigmi di ricerca che evochino la MI automaticamente (senza un intento conscio e quindi più conformi ad essere utilizzati con i bambini, ad esempio impiegando come stimoli verbi d'azione od oggetti funzionalmente manipolabili) piuttosto che deliberatamente (dove si chiede ai partecipanti di immaginare intenzionalmente). Nel presente studio si ipotizza che attraverso una stimolazione automatica della MI, prima di un ciclo di sedute di psicomotricità, potremmo ottenere un incremento nello sviluppo cognitivo e motorio di bambini pre-scolari al di sotto dei 5 anni. Metodo: Abbiamo studiato longitudinalmente 15 bambini dai 23 ai 37 mesi (età media 31,2 ± 3,95) durante un intervento di psicomotricità della durata di due mesi. I partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi, rispettivamente di MI e di non-MI (nMI). Nel gruppo MI, prima di ogni sessione di psicomotricità, è stata raccontata ai bambini una storia in prospettiva di 1^ persona, contenente al suo interno verbi d'azione, oggetti funzionalmente manipolabili e schemi motori di base. Nel gruppo nMI la storia era invece raccontata in una prospettiva di 3^ persona ed erano presenti al suo interno immagini statiche e stimoli sensoriali. Per valutare lo sviluppo motorio, cognitivo, sociale e linguistico dei bambini abbiamo usato l'adattamento italiano della “Ages and Stages Questionnaire - Third Edition” (ASQ-3) (Squires, Bricker, 2009). Tale questionario è stato compilato dai genitori dei bambini due volte in totale, prima dell'inizio dell'intervento e immediatamente dopo la fine. Risultati: Abbiamo trovato l'interazione “tempo * gruppo” significativa per la variabile “problem solving” [F (1,13)= 5,511; p= 0,035]. Un'ANOVA a misure ripetute effettuata separatamente per il gruppo MI e nMI ha mostrato un effetto “tempo” significativo della variablile “problem solving” nel gruppo MI [F (1,7)= 5,645; p= 0,049]. Discussione/Conclusioni: Tale studio suggerisce che un training di MI automatico potrebbe incrementare l'abilità di problem solving in bambini al di sotto dei 5 anni di età. Potremmo speculare che il racconto di MI preliminare, potrebbe aver avuto un effetto “priming”, che i bambini hanno efficacemente ed inconsciamente adoperato nel risolvere i problemi che si sono trovati ad affrontare durante le sedute di psicomotricità.

Un training di immaginazione motoria automatica incrementerebbe le abilità di problem solving nei bambini di età pre-scolare / Di Gruttola, Francesco. - CD-ROM. - (2016), pp. 0-0. (Intervento presentato al convegno "Professioni e Professionalità nella Psicologia dello Sport in Italia" tenutosi a Bologna (Italia) nel 27-29 Maggio 2016).

Un training di immaginazione motoria automatica incrementerebbe le abilità di problem solving nei bambini di età pre-scolare.

DI GRUTTOLA, FRANCESCO
2016

Abstract

Finalità/Obiettivi: La motor imagery (MI), l’abilità di ripetere mentalmente azioni motorie senza evidenti movimenti del corpo, è un'importante acquisizione per i bambini utile per imparare, programmare e controllare i movimenti. Esistono evidenze della presenza di tale abilità a partire dai 5 anni di età, ma ci sono solo pochi studi con bambini al di sotto dei 7 anni (Gabbard, 2009). Questo a causa di problemi teorici e metodologici (Madan, Singhal, 2012), in particolare la scarsa diffusione di paradigmi di ricerca che evochino la MI automaticamente (senza un intento conscio e quindi più conformi ad essere utilizzati con i bambini, ad esempio impiegando come stimoli verbi d'azione od oggetti funzionalmente manipolabili) piuttosto che deliberatamente (dove si chiede ai partecipanti di immaginare intenzionalmente). Nel presente studio si ipotizza che attraverso una stimolazione automatica della MI, prima di un ciclo di sedute di psicomotricità, potremmo ottenere un incremento nello sviluppo cognitivo e motorio di bambini pre-scolari al di sotto dei 5 anni. Metodo: Abbiamo studiato longitudinalmente 15 bambini dai 23 ai 37 mesi (età media 31,2 ± 3,95) durante un intervento di psicomotricità della durata di due mesi. I partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi, rispettivamente di MI e di non-MI (nMI). Nel gruppo MI, prima di ogni sessione di psicomotricità, è stata raccontata ai bambini una storia in prospettiva di 1^ persona, contenente al suo interno verbi d'azione, oggetti funzionalmente manipolabili e schemi motori di base. Nel gruppo nMI la storia era invece raccontata in una prospettiva di 3^ persona ed erano presenti al suo interno immagini statiche e stimoli sensoriali. Per valutare lo sviluppo motorio, cognitivo, sociale e linguistico dei bambini abbiamo usato l'adattamento italiano della “Ages and Stages Questionnaire - Third Edition” (ASQ-3) (Squires, Bricker, 2009). Tale questionario è stato compilato dai genitori dei bambini due volte in totale, prima dell'inizio dell'intervento e immediatamente dopo la fine. Risultati: Abbiamo trovato l'interazione “tempo * gruppo” significativa per la variabile “problem solving” [F (1,13)= 5,511; p= 0,035]. Un'ANOVA a misure ripetute effettuata separatamente per il gruppo MI e nMI ha mostrato un effetto “tempo” significativo della variablile “problem solving” nel gruppo MI [F (1,7)= 5,645; p= 0,049]. Discussione/Conclusioni: Tale studio suggerisce che un training di MI automatico potrebbe incrementare l'abilità di problem solving in bambini al di sotto dei 5 anni di età. Potremmo speculare che il racconto di MI preliminare, potrebbe aver avuto un effetto “priming”, che i bambini hanno efficacemente ed inconsciamente adoperato nel risolvere i problemi che si sono trovati ad affrontare durante le sedute di psicomotricità.
2016
Atti del XXI Congresso Nazionale della Associazione Italiana Psicologia dello Sport
"Professioni e Professionalità nella Psicologia dello Sport in Italia"
Bologna (Italia)
Di Gruttola, Francesco
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