Scopo del lavoro Il carcinoma prostatico ad alto rischio presenta una storia naturale più aggressiva ed un maggior rischio di margini chirurgici positivi (R+) a parità di esperienza del chirurgo. Scopo dello studio è valutare l’impatto delle caratteristiche preoperatorie del paziente, della neoplasia e della tecnica chirurgica in termini di margini chirurgici positivi (R+) in una serie prospettica di pazienti consecutivamente arruolati in due centri di riferimento Materiali e metodi Abbiamo analizzato i dati di pazienti con carcinoma prostatico ad alto rischio (secondo la classificazione di D'Amico) sottoposti a prostatectomia radicale anterograda o retrograda in due centri di riferimento terziario. Gli interventi sono stati eseguiti da operatori con oltre 100 procedure all’attivo. La positività dei margini (R¬+) è stata definita come la presenza di cellule neoplastiche a livello del margine inchiostrato all’analisi istopatologica del pezzo operatorio. Sono stati analizzati dati preoperatori (età, BMI, volume prostatico, stadio clinico, PSA) e dati relativi alla biopsia (Gleason primario e Gleason score, n° frustoli tot, positivi e % frustoli positivi). Il test Anova è stato utilizzato per l’analisi univariata: i dati significativi sono stati inclusi in un’analisi di regressione logistica binaria Risultati Da un database di 3333 pazienti ne abbiamo selezionati 706 con carcinoma prostatico ad alto rischio: 439/706 (62.1%) R- e 267 (37,8%) R+. Per il 77,1% dei pazienti R+ (206/267) è stata valutata la molteplicità e l’estensione dei margini positivi. I margini chirurgici sono risultati positivi in 43/230 (18,6%) prostatectomie radicali anterograde e in 224/476 (47,1%) retrograde. Margini positivi multipli sono stati evidenziati in 20/40 (50,0%) prostatectomie anterograde vs. 55/166 (33,1%) retrograde. Analizzando questi dati con la regressione logistica binaria per i margini (positivi vs. negativi) abbiamo rilevato come i pazienti con PSA>20 ng/mL (p=0,038, OR:1.620, 95% CI: 1.027-2.556), > 4 prelievi bioptici positivi (p<0,001, OR: 3.208, 95% CI:2.026-5.079), sottoposti a RP retrograda (p<0,001, OR:3.719, 95% CI:1.821-7.596) presentavano un rischio maggiore di R+ rispetto a quelli con PSA ≤20ng/mL, ≤4 prelievi positivi, sottoposti a RP anterograda. Alla regressione logistica binaria per R+ (multipli vs. singoli) il Gleason score bioptico (GSB) >6 è stato associato ad un maggior rischio di R+ multipli rispetto ad un GSB< 6 (p=0,018, OR:0379, 95% CI:0.170-0.846), mentre non sono emerse differenze significative tra le due tecniche chirurgiche Discussione I pazienti affetti da carcinoma prostatico ad alto rischio richiedono un intervento chirurgico impegnativo eseguito da operatori esperti. Nella nostra casistica più di un terzo dei pazienti ha presentato R+ all’analisi istopatologica del pezzo operatorio Conclusioni La tecnica anterograda sembra più sicura, riducendo il rischio complessivo di R+. Tuttavia la presenza di R+ multipli è correlata principalmente alla presenza di un elevato Gleason Score bioptico

PROSTATECTOMIA RADICALE A CIELO APERTO ANTEROGRADA VS. RETROGRADA PER ETP PROSTATA IN CASI AD ALTO RISCHIO: ANALISI DEI MARGINI CHIRURGICI IN SETTECENTO PAZIENTI TRATTATI IN CENTRI DI RIFERIMENTO TERZIARI / Cini, C.; Gacci, M.; Mari, A.; Sebastianelli, A.; Salvi, M.; Lanciotti, M.; Minervini, A.; Borghesi, M.; Martorana, G.; Brunocilla, E.; Carini, M.; Serni, S.; Schiavina, R.. - STAMPA. - Unico:(2015), pp. 251-251. (Intervento presentato al convegno 88° Congresso Nazionale SIU).

PROSTATECTOMIA RADICALE A CIELO APERTO ANTEROGRADA VS. RETROGRADA PER ETP PROSTATA IN CASI AD ALTO RISCHIO: ANALISI DEI MARGINI CHIRURGICI IN SETTECENTO PAZIENTI TRATTATI IN CENTRI DI RIFERIMENTO TERZIARI

GACCI, MAURO;Mari, A.;LANCIOTTI, MICHELE;MINERVINI, ANDREA;CARINI, MARCO;SERNI, SERGIO;
2015

Abstract

Scopo del lavoro Il carcinoma prostatico ad alto rischio presenta una storia naturale più aggressiva ed un maggior rischio di margini chirurgici positivi (R+) a parità di esperienza del chirurgo. Scopo dello studio è valutare l’impatto delle caratteristiche preoperatorie del paziente, della neoplasia e della tecnica chirurgica in termini di margini chirurgici positivi (R+) in una serie prospettica di pazienti consecutivamente arruolati in due centri di riferimento Materiali e metodi Abbiamo analizzato i dati di pazienti con carcinoma prostatico ad alto rischio (secondo la classificazione di D'Amico) sottoposti a prostatectomia radicale anterograda o retrograda in due centri di riferimento terziario. Gli interventi sono stati eseguiti da operatori con oltre 100 procedure all’attivo. La positività dei margini (R¬+) è stata definita come la presenza di cellule neoplastiche a livello del margine inchiostrato all’analisi istopatologica del pezzo operatorio. Sono stati analizzati dati preoperatori (età, BMI, volume prostatico, stadio clinico, PSA) e dati relativi alla biopsia (Gleason primario e Gleason score, n° frustoli tot, positivi e % frustoli positivi). Il test Anova è stato utilizzato per l’analisi univariata: i dati significativi sono stati inclusi in un’analisi di regressione logistica binaria Risultati Da un database di 3333 pazienti ne abbiamo selezionati 706 con carcinoma prostatico ad alto rischio: 439/706 (62.1%) R- e 267 (37,8%) R+. Per il 77,1% dei pazienti R+ (206/267) è stata valutata la molteplicità e l’estensione dei margini positivi. I margini chirurgici sono risultati positivi in 43/230 (18,6%) prostatectomie radicali anterograde e in 224/476 (47,1%) retrograde. Margini positivi multipli sono stati evidenziati in 20/40 (50,0%) prostatectomie anterograde vs. 55/166 (33,1%) retrograde. Analizzando questi dati con la regressione logistica binaria per i margini (positivi vs. negativi) abbiamo rilevato come i pazienti con PSA>20 ng/mL (p=0,038, OR:1.620, 95% CI: 1.027-2.556), > 4 prelievi bioptici positivi (p<0,001, OR: 3.208, 95% CI:2.026-5.079), sottoposti a RP retrograda (p<0,001, OR:3.719, 95% CI:1.821-7.596) presentavano un rischio maggiore di R+ rispetto a quelli con PSA ≤20ng/mL, ≤4 prelievi positivi, sottoposti a RP anterograda. Alla regressione logistica binaria per R+ (multipli vs. singoli) il Gleason score bioptico (GSB) >6 è stato associato ad un maggior rischio di R+ multipli rispetto ad un GSB< 6 (p=0,018, OR:0379, 95% CI:0.170-0.846), mentre non sono emerse differenze significative tra le due tecniche chirurgiche Discussione I pazienti affetti da carcinoma prostatico ad alto rischio richiedono un intervento chirurgico impegnativo eseguito da operatori esperti. Nella nostra casistica più di un terzo dei pazienti ha presentato R+ all’analisi istopatologica del pezzo operatorio Conclusioni La tecnica anterograda sembra più sicura, riducendo il rischio complessivo di R+. Tuttavia la presenza di R+ multipli è correlata principalmente alla presenza di un elevato Gleason Score bioptico
2015
88° Congresso Nazionale SIU. Libro degli abstracts
88° Congresso Nazionale SIU
Cini, C.; Gacci, M.; Mari, A.; Sebastianelli, A.; Salvi, M.; Lanciotti, M.; Minervini, A.; Borghesi, M.; Martorana, G.; Brunocilla, E.; Carini, M.; Serni, S.; Schiavina, R.
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