Nonostante negli ultimi dieci anni sia stato condotto un numero considerevole di studi che hanno mostrato l’efficacia dell’Acceptance and Commitment Therapy per il trattamento di un’ampia varietà di problemi psicologici, rimane ancora controverso e aperto il dibattito circa le evidenze empiriche di tale trattamento e su ciò che lo differenzia dalla Terapia Cognitivo-Comportamentale. Obiettivo del presente lavoro è quello fornire un contributo teorico su tale tema, presentando una revisione degli studi che hanno messo a confronto l’Acceptance and Commitment Therapy e la Terapia Cognitivo-Comportamentale. Quindici studi sono stati identificati tramite una ricerca sugli archivi elettronici PubMed e Scopus condotta a Novembre 2014. Sono stati inclusi nella rassegna gli studi che hanno confrontato trattamenti di tipo individuale per disturbi d’ansia e dell’umore. Non si riscontrano differenze rilevanti tra il trattamento cognitivo-comportamentale e l’Acceptance and Commitment Therapy in termini di efficacia di esito a breve termine, misurata attraverso la riduzione sintomatologica e il miglioramento del funzionamento globale. Alcune differenze sembrano emergere nella valutazione a lungo termine. Più controversi appaiono i risultati relativi ai mediatori di efficacia dei due trattamenti: sebbene alcuni studi evidenzino che i due trattamenti producono cambiamenti terapeutici attraverso processi diversi, altri rilevano dei processi di mediazione simili.
Acceptance and Commitment Therapy e Terapia Cognitivo-Comportamentale a confronto: una revisione della letteratura / Calzolari, Luca; Fioravanti, Giulia. - In: PSICOTERAPIA COGNITIVA E COMPORTAMENTALE. - ISSN 1126-1072. - STAMPA. - 22:(2016), pp. 103-117.
Acceptance and Commitment Therapy e Terapia Cognitivo-Comportamentale a confronto: una revisione della letteratura
FIORAVANTI, GIULIA
2016
Abstract
Nonostante negli ultimi dieci anni sia stato condotto un numero considerevole di studi che hanno mostrato l’efficacia dell’Acceptance and Commitment Therapy per il trattamento di un’ampia varietà di problemi psicologici, rimane ancora controverso e aperto il dibattito circa le evidenze empiriche di tale trattamento e su ciò che lo differenzia dalla Terapia Cognitivo-Comportamentale. Obiettivo del presente lavoro è quello fornire un contributo teorico su tale tema, presentando una revisione degli studi che hanno messo a confronto l’Acceptance and Commitment Therapy e la Terapia Cognitivo-Comportamentale. Quindici studi sono stati identificati tramite una ricerca sugli archivi elettronici PubMed e Scopus condotta a Novembre 2014. Sono stati inclusi nella rassegna gli studi che hanno confrontato trattamenti di tipo individuale per disturbi d’ansia e dell’umore. Non si riscontrano differenze rilevanti tra il trattamento cognitivo-comportamentale e l’Acceptance and Commitment Therapy in termini di efficacia di esito a breve termine, misurata attraverso la riduzione sintomatologica e il miglioramento del funzionamento globale. Alcune differenze sembrano emergere nella valutazione a lungo termine. Più controversi appaiono i risultati relativi ai mediatori di efficacia dei due trattamenti: sebbene alcuni studi evidenzino che i due trattamenti producono cambiamenti terapeutici attraverso processi diversi, altri rilevano dei processi di mediazione simili.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.