Frutto di un programma di ricerca Miur 40%, e della Unità di ricerca, coordinata dallo scrivente, del Dipartimento di Ingegneria civile di Firenze, la relazione insiste sulla modernizzazione che improvvisamente, all’avvio degli anni trenta, investe la società italiana e su come questo clima ben si riscontri anche negli interni delle stazioni ferroviarie realizzate in questi anni. Sotto l’impulso di Costanzo Ciano ministro delle Comunicazioni, il più futurista dei ministeri, l’Ufficio lavori delle FF.SS. affida all’architetto e ingegnere Angiolo Mazzoni, varie stazioni italiane oltre che molti palazzi e ricevitorie postali. Per altre stazioni, e prima fra tutte S. Maria Novella, si bandiscono concorsi. Specie nel confronto tra le soluzioni adottate dal Gruppo Toscano, capeggiato da Michelucci, nel Fabbricato viaggiatori fiorentino e quelle mazzoniane per le stazioni di Siena o di Montecatini, lo scritto propone una disamina tra la scala architettonica e quella più minuta di certe soluzioni d’arredo: dal lettering, dal disegno degli orologi e della segnaletica, all’uso della luce artificiale secondo i dettami della nuova scienza illuminotecnica. Valutando tali soluzioni alla luce del dibattito internazionale, si dimostra la coerenza e la qualità espressiva di questa breve fase della progettualità italiana.
Titolo: | Il design per le stazioni ferroviarie intorno al 1935 |
Autori di Ateneo: | |
Autori: | COZZI, MAURO |
Anno di registrazione: | 2004 |
Titolo del libro: | Architettura ferroviaria in Italia. Novecento. |
Titolo del congresso: | CONVEGNO ARCHITETTURA FERROVIARIA IN ITALIA - NOVECENTO |
Luogo del congresso: | Palermo |
Data del congresso: | 2-3 dicembre 2016 |
Abstract: | Frutto di un programma di ricerca Miur 40%, e della Unità di ricerca, coordinata dallo scrivente, del Dipartimento di Ingegneria civile di Firenze, la relazione insiste sulla modernizzazione che improvvisamente, all’avvio degli anni trenta, investe la società italiana e su come questo clima ben si riscontri anche negli interni delle stazioni ferroviarie realizzate in questi anni. Sotto l’impulso di Costanzo Ciano ministro delle Comunicazioni, il più futurista dei ministeri, l’Ufficio lavori delle FF.SS. affida all’architetto e ingegnere Angiolo Mazzoni, varie stazioni italiane oltre che molti palazzi e ricevitorie postali. Per altre stazioni, e prima fra tutte S. Maria Novella, si bandiscono concorsi. Specie nel confronto tra le soluzioni adottate dal Gruppo Toscano, capeggiato da Michelucci, nel Fabbricato viaggiatori fiorentino e quelle mazzoniane per le stazioni di Siena o di Montecatini, lo scritto propone una disamina tra la scala architettonica e quella più minuta di certe soluzioni d’arredo: dal lettering, dal disegno degli orologi e della segnaletica, all’uso della luce artificiale secondo i dettami della nuova scienza illuminotecnica. Valutando tali soluzioni alla luce del dibattito internazionale, si dimostra la coerenza e la qualità espressiva di questa breve fase della progettualità italiana. |
Handle: | http://hdl.handle.net/2158/10612 |
Appare nelle tipologie: | 4a - Articolo in atti di congresso |
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