Un semplice parallelepipedo laterizio cela al suo interno una scala coclide che si avvolge intorno ad un’ideale colonna d’aria. Fin dai primi rilievi sono emerse geometrie compositive che hanno fatto pensare al progetto di una mente colta e geniale come quella di Michelangelo Buonarroti presente sul posto proprio in quel periodo (1520). Il rilievo tridimensionale ha confermato le ipotesi: la scala elicoidale s’imposta su precisi rapporti e secondo geometrie semplici ma che restituiscono super-fici complesse. La nuvola di punti svela i moduli proporzionali usati confermando la paternità. La voluta ionica estrusa nello spazio che guida la coclea, la concoide di Nicomede per modellare il vuoto interno alla maniera delle colonne classiche, la Spirale di Fibonacci nel disegno dell’elica ascensionale, così come il canone mensorio in palmi romani e la geometria della pianta impostata sul modulo di 18 palmi caratterizzano questa architettura. L’articolo sintetizza la ricerca, iniziata nel 2009, sul campanile del Duomo di San Martino a Pietrasanta, Lucca, avvalorata dal rilievo tridimensionale (2013) nell’ambito di una convenzione fra Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (responsabile B. Aterini) e Parrocchia di Pietrasanta, per il restauro di questa struttura (Cfr. pubblicazioni). Il lavoro è stato presentato, su invito del prof. Antonio Paolucci, nella sala conferenze dei Musei Vaticani il 14/11/2013.

Geometria e misura nella Torre campanaria di Pietrasanta: una conferma dal rilievo tridimensionale / Aterini Barbara. - In: DISEGNARE CON.... - ISSN 1828-5961. - ELETTRONICO. - n. 15:(2015), pp. 1-14.

Geometria e misura nella Torre campanaria di Pietrasanta: una conferma dal rilievo tridimensionale

ATERINI, BARBARA
2015

Abstract

Un semplice parallelepipedo laterizio cela al suo interno una scala coclide che si avvolge intorno ad un’ideale colonna d’aria. Fin dai primi rilievi sono emerse geometrie compositive che hanno fatto pensare al progetto di una mente colta e geniale come quella di Michelangelo Buonarroti presente sul posto proprio in quel periodo (1520). Il rilievo tridimensionale ha confermato le ipotesi: la scala elicoidale s’imposta su precisi rapporti e secondo geometrie semplici ma che restituiscono super-fici complesse. La nuvola di punti svela i moduli proporzionali usati confermando la paternità. La voluta ionica estrusa nello spazio che guida la coclea, la concoide di Nicomede per modellare il vuoto interno alla maniera delle colonne classiche, la Spirale di Fibonacci nel disegno dell’elica ascensionale, così come il canone mensorio in palmi romani e la geometria della pianta impostata sul modulo di 18 palmi caratterizzano questa architettura. L’articolo sintetizza la ricerca, iniziata nel 2009, sul campanile del Duomo di San Martino a Pietrasanta, Lucca, avvalorata dal rilievo tridimensionale (2013) nell’ambito di una convenzione fra Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (responsabile B. Aterini) e Parrocchia di Pietrasanta, per il restauro di questa struttura (Cfr. pubblicazioni). Il lavoro è stato presentato, su invito del prof. Antonio Paolucci, nella sala conferenze dei Musei Vaticani il 14/11/2013.
2015
n. 15
1
14
Aterini Barbara
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