Grotta del Santuario della Madonna at Praia a Mare (Cosenza, Italy): ritual pits and combustion structures. Spatial organization, fauna and lithic industries of the Mesolithic levels (2008-2011 excavations)

This paper presents the results of the study of the Mesolithic structures recovered during the 2008-2011 field seasons. These include a combustion structure and several small post-holes in SU 582, a pit (SU 638) and a hearth (SUs 641-652) with adjacent charcoal-rich area (SU 657). The structures differ in morphology and content, although all of them yielded animal bone remains, malacofauna and tortoise shells. However, the quantity of bone remains and the ratio among species as well as the fragmentation of the specimens are considerably variable. Such variables characterize the structures evidencing their different functions. Considering as a whole the remains it contained (including a wolf hemi-mandible and posterior distal limb of a badger), the pit SU 638 has been interpreted as a “ritual pit” or, in any case, a pit used in propitiatory rituals. Among the lithic industry any selection of particular tools occours in the structures. The lithic assemblage, is referable to the Undifferentiated Epipalaeolithic an Early Holocene facies spread in South-Central Italy, Sicily and Sardinia-Corsica, between the 10th and the 8th millennium cal. BC. - - ITA - - Si presentano i dati relativi allo studio delle strutture mesolitiche rinvenute nelle campagne di scavo 2008-2011. Si tratta di una struttura di combustione e di una serie di piccole buche di palo in SU 582, di una fossa (SU 638) e di un focolare (SU 641-652) con annessa un’area carboniosa (SU 657). Le strutture sono diverse per morfologia e per contenuto, anche se in tutte sono stati rinvenuti resti ossei animali, malacofauna e gusci di tartarughe. La quantità dei resti ossei e i rapporti tra le specie variano sensibilmente, così come la frammentazione dei resti. Queste variabili caratterizzano le strutture mettendo in evidenza le loro differenti finalità. La fossa SU 638, per l’insieme dei reperti in essa contenuti (tra i quali un’emimandibola di lupo e una zampa posteriore di tasso), viene interpretata come una“fossa rituale” o comunque adibita a riti propiziatori. Lo studio dell’industria litica non rivela selezioni di particolari strumenti litici nelle strutture. L’insieme litico è riferibile all’Epipaleolitico indifferenziato, una facies diffusa nel Centro-Sud Italia, Sicilia e Sardegna-Corsica, tra il X e l’VIII millennio cal. a.C.