Il saggio descrive la rilevanza dell'architettura monastica tra XII e XIII secolo, ispirata alla Regola di San Bernardo in grado di influenzare l'architettura castellare di Federico II di Svevia e il ruolo svolto dagli eremiti che hanno determinato il cenobitismo alla base della formazione delle comunità monastiche. Nel saggio sono poste a confronto le esperienze di San Galgano Guidotti nelle terre senesi e del Beato Placido da Roio nelle terre aquilane.Una di queste tessere la possiamo trovare nell’esperienza terrena di uno dei figli più amati di questa terra abruzzese, il Beato Placido da Rojo (1170- 1248) vissuto al principio del XIII sec. , che, in un non casuale parallelismo, mi ha ricordato l’esperienza di San Galgano Guidotti, nativo di Chiusdino (SI) (1148-1181), conosciuto grazie alla Legenda sancti Galgani confexoris, come il Cavaliere di Dio con quella spada nella roccia infissa nell’eremo, oggi Rotonda di Monte Siepi, artefice anch’esso della rinascita medioevale di un “bosco etrusco” intorno al quale nascerà il monastero cistercense e la grande abbazia che da lui deriverà il nome. Vicende distanti tra loro una sola generazione ma assai vicine per gli sviluppi e i caratteri anche simbolici dei monasteri che questi monaci eremiti avranno contribuito ad edificare. Laddove si ribadisce come nella geografia sacra “nessun luogo è senza Genio”, come diceva Servio, “nullus locus sine genio”.

San Galgano Guidotti e Beato Placido da Roio: dall'eremitismo alla fondazione monastica nella Regola di San Bernardo applicata nell'Italia Federiciana / Giuseppe Alberto Centauro; Andrea Bacci. - In: BOLLETTINO DELL'ACCADEMIA DEGLI EUTELETI DELLA CITTÀ DI SAN MINIATO. - ISSN 2281-521X. - STAMPA. - 83:(2016), pp. 145-164.

San Galgano Guidotti e Beato Placido da Roio: dall'eremitismo alla fondazione monastica nella Regola di San Bernardo applicata nell'Italia Federiciana

CENTAURO, GIUSEPPE ALBERTO;BACCI, ANDREA
2016

Abstract

Il saggio descrive la rilevanza dell'architettura monastica tra XII e XIII secolo, ispirata alla Regola di San Bernardo in grado di influenzare l'architettura castellare di Federico II di Svevia e il ruolo svolto dagli eremiti che hanno determinato il cenobitismo alla base della formazione delle comunità monastiche. Nel saggio sono poste a confronto le esperienze di San Galgano Guidotti nelle terre senesi e del Beato Placido da Roio nelle terre aquilane.Una di queste tessere la possiamo trovare nell’esperienza terrena di uno dei figli più amati di questa terra abruzzese, il Beato Placido da Rojo (1170- 1248) vissuto al principio del XIII sec. , che, in un non casuale parallelismo, mi ha ricordato l’esperienza di San Galgano Guidotti, nativo di Chiusdino (SI) (1148-1181), conosciuto grazie alla Legenda sancti Galgani confexoris, come il Cavaliere di Dio con quella spada nella roccia infissa nell’eremo, oggi Rotonda di Monte Siepi, artefice anch’esso della rinascita medioevale di un “bosco etrusco” intorno al quale nascerà il monastero cistercense e la grande abbazia che da lui deriverà il nome. Vicende distanti tra loro una sola generazione ma assai vicine per gli sviluppi e i caratteri anche simbolici dei monasteri che questi monaci eremiti avranno contribuito ad edificare. Laddove si ribadisce come nella geografia sacra “nessun luogo è senza Genio”, come diceva Servio, “nullus locus sine genio”.
2016
83
145
164
Giuseppe Alberto Centauro; Andrea Bacci
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