L’isola Palmaria, che insieme all’isola del Tino e del Tinetto punteggia l’ultima propaggine della costa ligure oltre il suggestivo borgo di Portovenere, costituisce un pezzo importante del sistema difensivo del golfo della Spezia, che già in età napoleonica imponeva il suo ruolo egemone in tutto l’Alto Tirreno. Alla Palmaria si contano oggi 9 importanti fortificazioni ognuna dedicata a scopi differenti, di varie dimensioni e fattezze: la Torre corazzata Umberto I, la (in origine Schenello), la Batteria Cala Fornace, il Forte Palmaria e Batteria Conte di Cavour, la Batteria Semaforo (attualmente C.E.A.), la Batteria Sperimentale, la Batteria Carlo Alberto, la Batteria Amm. Ronca e la Torre Scola in mezzo al mare. Il 14 marzo 2016 con un protocollo di intesa la Marina Militare ed il ministero della Difesa, cedono gran parte dei terreni e degli edifici al Comune di Portovenere. Si tratta della più grande opera di sdemanializzazione avvenuta recentemente in Italia e la domanda sul futuro uso di questo patrimonio non solo architettonico culturale ma anche naturalistico ambientale visto che l’isola è inserita nel Parco Regionale e riserva marina di Portovenere, si fa sempre più pressante. In vista della redazione di un Masterplan predisposto dall’amministrazione locale per dicembre 2016, per scongiurare modelli d’uso che vedono nel consumo di suolo e nell’infrastrutturazione commerciale e turistica pesante del territorio insulare l’unica via per la valorizzazione delle fortificazioni, il presente studio mira a dare una lettura del patrimonio militare della Palmaria in ottica sistemica, coinvolgendo nel progetto di valorizzazione l’intero sistema di fortificazioni del Golfo. Uno studio accurato delle singole architetture ed una ricostruzione della loro funzione, insieme ad un accurato studio paesaggistico divengono la base conoscitiva fondamentale per un progetto di valorizzazione in linea con i principi della Convenzione Europea del paesaggio, orientato cioè ad una trasformazione consapevole e sostenibile da parte della cittadinanza.
Palmaria. Passato militare, futuro paesaggio. Prospettive per la valorizzazione paesaggistica e architettonica del sistema di fortificazioni dell'isola dopo la sdemanializzazione / Marinaro, Ludovica; Danese, Stefano; Carassale, Saul. - STAMPA. - 4:(2016), pp. 365-372. (Intervento presentato al convegno FORTMED 2016. Modern Age fortification of the Mediterranean Coast tenutosi a Firenze nel 10-12 novembre 2016).
Palmaria. Passato militare, futuro paesaggio. Prospettive per la valorizzazione paesaggistica e architettonica del sistema di fortificazioni dell'isola dopo la sdemanializzazione.
MARINARO, LUDOVICA;
2016
Abstract
L’isola Palmaria, che insieme all’isola del Tino e del Tinetto punteggia l’ultima propaggine della costa ligure oltre il suggestivo borgo di Portovenere, costituisce un pezzo importante del sistema difensivo del golfo della Spezia, che già in età napoleonica imponeva il suo ruolo egemone in tutto l’Alto Tirreno. Alla Palmaria si contano oggi 9 importanti fortificazioni ognuna dedicata a scopi differenti, di varie dimensioni e fattezze: la Torre corazzata Umberto I, la (in origine Schenello), la Batteria Cala Fornace, il Forte Palmaria e Batteria Conte di Cavour, la Batteria Semaforo (attualmente C.E.A.), la Batteria Sperimentale, la Batteria Carlo Alberto, la Batteria Amm. Ronca e la Torre Scola in mezzo al mare. Il 14 marzo 2016 con un protocollo di intesa la Marina Militare ed il ministero della Difesa, cedono gran parte dei terreni e degli edifici al Comune di Portovenere. Si tratta della più grande opera di sdemanializzazione avvenuta recentemente in Italia e la domanda sul futuro uso di questo patrimonio non solo architettonico culturale ma anche naturalistico ambientale visto che l’isola è inserita nel Parco Regionale e riserva marina di Portovenere, si fa sempre più pressante. In vista della redazione di un Masterplan predisposto dall’amministrazione locale per dicembre 2016, per scongiurare modelli d’uso che vedono nel consumo di suolo e nell’infrastrutturazione commerciale e turistica pesante del territorio insulare l’unica via per la valorizzazione delle fortificazioni, il presente studio mira a dare una lettura del patrimonio militare della Palmaria in ottica sistemica, coinvolgendo nel progetto di valorizzazione l’intero sistema di fortificazioni del Golfo. Uno studio accurato delle singole architetture ed una ricostruzione della loro funzione, insieme ad un accurato studio paesaggistico divengono la base conoscitiva fondamentale per un progetto di valorizzazione in linea con i principi della Convenzione Europea del paesaggio, orientato cioè ad una trasformazione consapevole e sostenibile da parte della cittadinanza.File | Dimensione | Formato | |
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