Language in poetry quite often appears to be governed by rules and constraints different from those of the corresponding standard language, showing 'unacceptable' or at least unusual constructions, generally characterised as 'poetic licence.' This is also true of the self-forms in Emily Dickinson's poetry. Saying that their use is due to 'emphatic' or 'poetic' reasons is obviously not satisfactory. The present paper is an attempt to reconstruct the internal grammar of Dickinson's use of self-forms, which will be analysed as complex expressions whose meaning is composed of the (partly indeterminate) semantics of the pronominal part plus that of the intensifying segment self. Il linguaggio poetico è spesso governato da regole e restrizioni diverse da quelle della corrispondente lingua standard, definite "licenze poetiche" in quanto permettono costruzioni "inaccettabili" o per lo meno insolite. Questo vale anche per le forme composte con self nella poesia di Emily Dickinson. Dire che il loro uso si giustifica per ragioni "enfatiche" o "poetiche" non è ovviamente soddisfacente. In questo articolo si cerca di ricostruire la grammatica interna dell'uso delle forme con self nella poesia della Dickinson: saranno analizzate come espressioni complesse il cui significato è composto dalla semantica (parzialmente indeterminata) della parte pronominale più quella del segmento self quale intensificatore.

Unusual Self-Forms in Emily Dickinson's poetry / Vezzosi, Letizia. - In: ZEITSCHRIFT FUER ANGLISTIK UND AMERIKANISTIK. - ISSN 0044-2305. - STAMPA. - Special Issue:(2002), pp. 301-314.

Unusual Self-Forms in Emily Dickinson's poetry

VEZZOSI, LETIZIA
2002

Abstract

Language in poetry quite often appears to be governed by rules and constraints different from those of the corresponding standard language, showing 'unacceptable' or at least unusual constructions, generally characterised as 'poetic licence.' This is also true of the self-forms in Emily Dickinson's poetry. Saying that their use is due to 'emphatic' or 'poetic' reasons is obviously not satisfactory. The present paper is an attempt to reconstruct the internal grammar of Dickinson's use of self-forms, which will be analysed as complex expressions whose meaning is composed of the (partly indeterminate) semantics of the pronominal part plus that of the intensifying segment self. Il linguaggio poetico è spesso governato da regole e restrizioni diverse da quelle della corrispondente lingua standard, definite "licenze poetiche" in quanto permettono costruzioni "inaccettabili" o per lo meno insolite. Questo vale anche per le forme composte con self nella poesia di Emily Dickinson. Dire che il loro uso si giustifica per ragioni "enfatiche" o "poetiche" non è ovviamente soddisfacente. In questo articolo si cerca di ricostruire la grammatica interna dell'uso delle forme con self nella poesia della Dickinson: saranno analizzate come espressioni complesse il cui significato è composto dalla semantica (parzialmente indeterminata) della parte pronominale più quella del segmento self quale intensificatore.
2002
Special Issue
301
314
Vezzosi, Letizia
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