Il papato di Niccolò V, al secolo Tommaso Parentucelli, che abbracciò gli anni tra il 1447 e il 1455, fu caratterizzato, nelle parole dei suoi biografi, soprattutto da una forte spinta nel campo culturale. Parte essenziale del progetto pontificio ricoprirono le traduzioni di opere in lingua greca, che numerosi umanisti, tra i quali Gregorio da Città di Castello, furono chiamati a rendere in latino. Il contributo ha come obiettivo l'analisi delle dediche prefatorie indirizzate a Niccolò V, apposte dal Tifernate ai propri lavori. Esse permettono, al di là della captatio benevolentiae e degli elogi al pontefice (tuttavia non sempre banali come ci si potrebbe attendere), di leggere la posizione nella quale Gregorio voleva porsi rispetto al progetto culturale del papa, oltre che interessanti notazioni formulate dall’umanista riguardo alla prassi traduttoria, sentita dal Tifernate, parallelamente alla Crociata voluta da Niccolò V, come mezzo indispensabile per salvare la Grecia e la sua eredità, patrimonio fondativo della cultura e del pensiero europeo.
Gregorio traduttore: le dediche prefatorie a Niccolò V / Costantino, Marco Antonio. - STAMPA. - (2017), pp. 145-156. (Intervento presentato al convegno Gregorio e Lilio Tifernate. Due protagonisti dell'Umanesimo italiano tenutosi a Città di Castello nel 18 - 19 marzo 2016).
Gregorio traduttore: le dediche prefatorie a Niccolò V
COSTANTINO, MARCO ANTONIO
2017
Abstract
Il papato di Niccolò V, al secolo Tommaso Parentucelli, che abbracciò gli anni tra il 1447 e il 1455, fu caratterizzato, nelle parole dei suoi biografi, soprattutto da una forte spinta nel campo culturale. Parte essenziale del progetto pontificio ricoprirono le traduzioni di opere in lingua greca, che numerosi umanisti, tra i quali Gregorio da Città di Castello, furono chiamati a rendere in latino. Il contributo ha come obiettivo l'analisi delle dediche prefatorie indirizzate a Niccolò V, apposte dal Tifernate ai propri lavori. Esse permettono, al di là della captatio benevolentiae e degli elogi al pontefice (tuttavia non sempre banali come ci si potrebbe attendere), di leggere la posizione nella quale Gregorio voleva porsi rispetto al progetto culturale del papa, oltre che interessanti notazioni formulate dall’umanista riguardo alla prassi traduttoria, sentita dal Tifernate, parallelamente alla Crociata voluta da Niccolò V, come mezzo indispensabile per salvare la Grecia e la sua eredità, patrimonio fondativo della cultura e del pensiero europeo.File | Dimensione | Formato | |
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