Nonostante la pianificazione si confronti ormai ordinariamente con rigenerazione, recupero e redevelopment, forme d’intervento che richiedono strumenti flessibili, capaci di integrare il fattore tempo nel processo di trasformazione, man-tiene un atteggiamento di diffidenza di fronte alla temporaneità. Attraverso casi studio internazionali, collezionati in quattro categorie definite dal rapporto fra promotori dell’azione, intervento e istituzioni, si ripercorre l’evoluzione del fenomeno del Temporary Urbanism da categoria interpretativa ad approccio operativo. Nel panorama italiano l’azione tat-tica fatica a trovare una collocazione all’interno delle norme e delle procedure di governo del territorio senza rischiare di uscire dai margini della legalità. Un’eccezione è rappresentata dall’involontaria temporaneità caratteristica delle ricostru-zioni post-sisma, in cui le azioni tattiche trovano paradossalmente una condizione favorevole. Preso atto delle difficoltà che il Temporary Urbanism incontrerebbe nell’inserirsi all’interno della pianificazione attraverso una riforma legislativa, il contributo ipotizza una sua possibile integrazione nella pratica urbanistica intervenendo con un approccio, appunto, tattico alla normativa.
Promuovere l’azione tattica. La temporaneità nella pratica urbanistica / Alberti, Francesco; Scamporrino, Matteo; Rizzo, Annalisa. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 281-286. (Intervento presentato al convegno Un nuovo ciclo della pianificazione urbanistica tra tattica e strategia, Urbanpromo – XIII Edizione tenutosi a Milano nel 8-11/11/2016).
Promuovere l’azione tattica. La temporaneità nella pratica urbanistica
ALBERTI, FRANCESCO;SCAMPORRINO, MATTEO;RIZZO, ANNALISA
2017
Abstract
Nonostante la pianificazione si confronti ormai ordinariamente con rigenerazione, recupero e redevelopment, forme d’intervento che richiedono strumenti flessibili, capaci di integrare il fattore tempo nel processo di trasformazione, man-tiene un atteggiamento di diffidenza di fronte alla temporaneità. Attraverso casi studio internazionali, collezionati in quattro categorie definite dal rapporto fra promotori dell’azione, intervento e istituzioni, si ripercorre l’evoluzione del fenomeno del Temporary Urbanism da categoria interpretativa ad approccio operativo. Nel panorama italiano l’azione tat-tica fatica a trovare una collocazione all’interno delle norme e delle procedure di governo del territorio senza rischiare di uscire dai margini della legalità. Un’eccezione è rappresentata dall’involontaria temporaneità caratteristica delle ricostru-zioni post-sisma, in cui le azioni tattiche trovano paradossalmente una condizione favorevole. Preso atto delle difficoltà che il Temporary Urbanism incontrerebbe nell’inserirsi all’interno della pianificazione attraverso una riforma legislativa, il contributo ipotizza una sua possibile integrazione nella pratica urbanistica intervenendo con un approccio, appunto, tattico alla normativa.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.