L’articolo offre alcune osservazioni sulle caratteristiche specifiche del lessico architettonico di Leonardo da Vinci, con particolare attenzione ai rapporti con gli architetti e “ingegnari” a lui vicini, nel tempo e nello spazio (come ad esempio Francesco di Giorgio Martini). Le scelte leonardiane risultano piuttosto originali rispetto a quelle predominanti nel quadro della formazione di una terminologia italiana dell’architettura: rimane del tutto di sfondo, infatti, il confronto con Vitruvio, al cui lessico viene senza dubbio preferito quello di matrice medievale trasmesso dalla tradizione delle artes mechanicae e diffuso nelle botteghe artistiche e artigiane, e nei cantieri quattrocenteschi. A differenza di quanto avviene nei testi tecnico-scientifici dedicati da Leonardo alla meccanica, in ambito architettonico viene meno la tendenza onomaturgica, sia perché esiste una più consolidata terminologia, sia perché le annotazioni sono meno speculative e innovative e pertanto gli elementi e i concetti chiamati in causa trovano quasi sempre un riferimento lessicale nel patrimonio della lingua materna.

Osservazioni sulla terminologia architettonica leonardiana / Biffi, Marco. - In: STUDI DI LESSICOGRAFIA ITALIANA. - ISSN 0392-5218. - STAMPA. - XXXIV:(2017), pp. 130-158.

Osservazioni sulla terminologia architettonica leonardiana

BIFFI, MARCO
2017

Abstract

L’articolo offre alcune osservazioni sulle caratteristiche specifiche del lessico architettonico di Leonardo da Vinci, con particolare attenzione ai rapporti con gli architetti e “ingegnari” a lui vicini, nel tempo e nello spazio (come ad esempio Francesco di Giorgio Martini). Le scelte leonardiane risultano piuttosto originali rispetto a quelle predominanti nel quadro della formazione di una terminologia italiana dell’architettura: rimane del tutto di sfondo, infatti, il confronto con Vitruvio, al cui lessico viene senza dubbio preferito quello di matrice medievale trasmesso dalla tradizione delle artes mechanicae e diffuso nelle botteghe artistiche e artigiane, e nei cantieri quattrocenteschi. A differenza di quanto avviene nei testi tecnico-scientifici dedicati da Leonardo alla meccanica, in ambito architettonico viene meno la tendenza onomaturgica, sia perché esiste una più consolidata terminologia, sia perché le annotazioni sono meno speculative e innovative e pertanto gli elementi e i concetti chiamati in causa trovano quasi sempre un riferimento lessicale nel patrimonio della lingua materna.
2017
XXXIV
130
158
Biffi, Marco
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