Palma di Maiorca e la rete dei porti balearici (secoli XIV-XV)

Il tema dell’integrazione all’interno degli spazi marittimi trova il suo studio di riferimento ne La Mediterranée di Fernand Braudel. Come è noto per lo storico francese il Mediterraneo era un mare relativamente chiuso che, in quanto tale, offriva possibilità di intensi contatti tra le popolazioni che vi si affacciavano, popolazioni di diverse etnie con lingua, religione, usi e costumi differenti. Questo concetto è stato usato e continua a essere utilizzato nei più ampi e variegati campi della ricerca ma tali studi si sono spesso limitati a considerare mari e oceani come entità a se stanti. Recentemente si sta aprendo un filone di indagini che prova a valutare il ruolo dei collegamenti marittimi nel processo di integrazione economica tra acque diverse. In questo quadro il saggio propone i primi risultati di una ricerca che prova a esaminare i meccanismi di integrazione tra reti mercantili e portuali del Mediterraneo occidentale. Una parte di mare che aveva assolto un significativo se non esclusivo ruolo di collegamento e intermediazione tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e quelli atlantici e del Mare del Nord.