Varietà di quinoa adatta all’areale italiano

Al termine di un percorso di ricerca di tre anni, i risultati del 2016 hanno consentito di valutare l’adattabilità di alcune varietà di quinoa già diffuse in altri areali di coltivazione e nuovo materiale genetico sviluppato dal Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente dell’Università di Firenze, per cercare di rispondere ai problemi ancora non risolti dell’introduzione di questa nuova specie nei nostri ambienti. Fra le nove linee che sono riuscite a raggiungere la piena maturazione, soltanto la Q47-CB, risultante da uno dei nostri schemi di incroci, ha raggiunto una resa promettente pari a 1,6 t /ha. Anche il colore (tipicamente chiaro) e la dimensione dei semi di questa linea sono conformi agli standard commerciali richiesti, anche se il contenuto di saponine obbligherebbe il produttore a un intervento di post-raccolta. Il parere definitivo su questa nuova varietà, ma anche sulla Q42-1 e Q47-CB-EST, deve essere sottoposto a ulteriori valutazioni in relazione soprattutto all’evoluzione che il materiale genetico proveniente dagli incroci potrà esprimere nel tempo e in base a differenti epoche di semina e di densità di piante. Viene ribadita ribadita l’importanza che la quinoa introdotta nei nostri ambienti possa raggiungere la maturazione in un’epoca sufficiente per garantire il completo distacco del seme dal frutticino e dal perigonio allo scopo di rendere più facile ed efficiente la raccolta meccanica.