La rete autostradale italiana sfrutta ormai da anni l’innovazione delle corsie di approccio alle porte di esazione automatiche. Grazie all’ausilio di questo strumento, le stazioni di esazione hanno notevolmente incrementato la loro capacità consentendo un transito veicolare veloce e in grado di limitare la formazione di code legata al tempo di pagamento del pedaggio. Il funzionamento di questa parte di infrastruttura costituisce pertanto un punto fondamentale nel buon funzionamento dei principali nodi della rete viaria nazionale e internazionale. Il transito dei veicoli sulle corsie di esazione automatiche si differenzia da quello lungo il resto dell’infrastruttura per due fondamentali aspetti, il primo legato alla velocità di percorrenza dei veicoli (limite di velocità di 30 km/ora) e il secondo, legato invece alla limitata deviazione della traiettoria connessa ad una larghezza della corsia non superiore a 3,10 m. I due aspetti precedentemente citati inducono sulla sovrastruttura delle corsie di esazione automatiche uno stato di elevata sollecitazione che, già dopo limitati periodi di apertura al traffico, è descritto da una tendenza alla deformazione permanente molto elevata.
L'uso del Grouted Macadam / Meocci, M.; Gonnelli, G.. - In: STRADE & AUTOSTRADE. - ISSN 1723-2163. - STAMPA. - 123:(2017), pp. 26-33.
L'uso del Grouted Macadam
MEOCCI, MONICA;
2017
Abstract
La rete autostradale italiana sfrutta ormai da anni l’innovazione delle corsie di approccio alle porte di esazione automatiche. Grazie all’ausilio di questo strumento, le stazioni di esazione hanno notevolmente incrementato la loro capacità consentendo un transito veicolare veloce e in grado di limitare la formazione di code legata al tempo di pagamento del pedaggio. Il funzionamento di questa parte di infrastruttura costituisce pertanto un punto fondamentale nel buon funzionamento dei principali nodi della rete viaria nazionale e internazionale. Il transito dei veicoli sulle corsie di esazione automatiche si differenzia da quello lungo il resto dell’infrastruttura per due fondamentali aspetti, il primo legato alla velocità di percorrenza dei veicoli (limite di velocità di 30 km/ora) e il secondo, legato invece alla limitata deviazione della traiettoria connessa ad una larghezza della corsia non superiore a 3,10 m. I due aspetti precedentemente citati inducono sulla sovrastruttura delle corsie di esazione automatiche uno stato di elevata sollecitazione che, già dopo limitati periodi di apertura al traffico, è descritto da una tendenza alla deformazione permanente molto elevata.I documenti in FLORE sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.