In conseguenza del fiorire delle botteghe granducali per tutto il Seicento, si assiste a Firenze ad un vistoso incremento di commissioni per le maestranze specializzate nell’intaglio ligneo. Tra gli artisti più importanti del tempo figurano Jacopo Maria Foggini, principale intagliatore fiorentino e zio del più noto scultore Giovanni Battista, gli ebanisti Leonardo Van der Vinne e Vittorio Crosten, autori tra l’altro di superbe cornici in legno, il bavarese Balthasar Permoser che soggiornò a Firenze in due occasioni (1676-1690; 1697-1698). Assieme a questi protagonisti, le cui attività per la corte sono ricostruibili al dettaglio grazie alla ricchissima documentazione della Guardaroba Medicea, convive una schiera più anonima di artisti dediti prevalentemente all’intaglio di statue di santi o Crocifissi, che spesso venivano sostituiti o ammodernati per conformarsi al cambiamento dell’iconografia e del gusto. Il presente contributo, nato da una prima ricognizione degli edifici ecclesiastici della città di Firenze, si propone di ridefinire lo stato dell’arte, presentando alcune opere non ancora indagate dagli studi specialistici e in cerca di un più sicuro inquadramento storico-critico.
Sculture in legno d’età barocca a Firenze: ricerche preliminari e qualche riflessione / Giometti, Cristiano. - STAMPA. - (2017), pp. 519-531. (Intervento presentato al convegno Scultura in legno policromo d’età barocca. La produzione di carattere religioso a Genova e nel circuito dei centri italiani tenutosi a Genova, Università degli Studi nel 3-5 dicembre 2015).
Sculture in legno d’età barocca a Firenze: ricerche preliminari e qualche riflessione
GIOMETTI, CRISTIANO
2017
Abstract
In conseguenza del fiorire delle botteghe granducali per tutto il Seicento, si assiste a Firenze ad un vistoso incremento di commissioni per le maestranze specializzate nell’intaglio ligneo. Tra gli artisti più importanti del tempo figurano Jacopo Maria Foggini, principale intagliatore fiorentino e zio del più noto scultore Giovanni Battista, gli ebanisti Leonardo Van der Vinne e Vittorio Crosten, autori tra l’altro di superbe cornici in legno, il bavarese Balthasar Permoser che soggiornò a Firenze in due occasioni (1676-1690; 1697-1698). Assieme a questi protagonisti, le cui attività per la corte sono ricostruibili al dettaglio grazie alla ricchissima documentazione della Guardaroba Medicea, convive una schiera più anonima di artisti dediti prevalentemente all’intaglio di statue di santi o Crocifissi, che spesso venivano sostituiti o ammodernati per conformarsi al cambiamento dell’iconografia e del gusto. Il presente contributo, nato da una prima ricognizione degli edifici ecclesiastici della città di Firenze, si propone di ridefinire lo stato dell’arte, presentando alcune opere non ancora indagate dagli studi specialistici e in cerca di un più sicuro inquadramento storico-critico.File | Dimensione | Formato | |
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