Introduzione. La prospettiva Acceptance and Commitment Therapy (ACT; Hayes et al., 1999) al dolore cronico pone grande rilievo sul successo nel vivere secondo i propri valori. Tale successo ha mostrato di associarsi con il funzionamento psico-fisico dei pazienti (Wilson et al., 2010), correlando positivamente con l’accettazione del dolore (McCracken & Velleman, 2010). Tuttavia, i meccanismi psicologici alla base di tale associazione restano ancora discussi (McCracken & Morley, 2014). Poiché la riflessione sui valori sembra attivare un processo di autoaffermazione (Steele, 1988), si ipotizza che esso sia uno dei meccanismi attraverso cui gli interventi basati sulla prospettiva ACT esercitano i loro effetti. Metodo. 104 persone affette da dolore cronico (51% uomini e 49% donne; età: M = 44.78; DS = 16.94) sono state suddivise in due gruppi (sperimentale: n = 50; controllo: n = 54). Nella condizione sperimentale è stato effettuato un intervento di autoaffermazione (Cohen et al., 2000) seguito dalla somministrazione di un questionario; nella condizione di controllo non è stato condotto alcun intervento. Gli effetti dell’autoaffermazione sul benessere psicologico, sull’accettazione del dolore, sulla catastrofizzazione e sull’inflessibilità psicologica sono stati verificati attraverso ANCOVA. La percezione di successo nei valori, la capacità di azione impegnata e il livello di mindfulness sono state inserite come covariate al fine di controllarne gli effetti. Risultati. I risultati hanno mostrato come l’intervento abbia promosso un aumento del benessere psicologico, una maggior accettazione del dolore e una diminuzione della catastrofizzazione. Nessun effetto è emerso circa l’inflessibilità psicologica. Conclusioni. I risultati suggeriscono che l’autoaffermazione può essere uno dei meccanismi attraverso cui gli interventi ACT esercitano i loro effetti sui valori. I risultati consentono, da un punto di vista applicativo, di porre le basi per un’integrazione tra ACT e autoaffermazione, da un punto di vista teorico, di ampliare le conoscenze teoriche relative ai valori nella promozione del benessere.
Autoaffermazione e gestione del dolore cronico: Efficacia di un intervento / Baroni, Duccio; Nerini, Amanda; Matera, Camilla; Bianchi, Lisa; Stefanile, Cristina. - STAMPA. - (2017), pp. 184-184. (Intervento presentato al convegno La psicologia come scienza della salute tenutosi a Firenze nel 3-5 novembre 2017).
Autoaffermazione e gestione del dolore cronico: Efficacia di un intervento
Baroni, Duccio
;Nerini, Amanda;Matera, Camilla;Stefanile, Cristina
2017
Abstract
Introduzione. La prospettiva Acceptance and Commitment Therapy (ACT; Hayes et al., 1999) al dolore cronico pone grande rilievo sul successo nel vivere secondo i propri valori. Tale successo ha mostrato di associarsi con il funzionamento psico-fisico dei pazienti (Wilson et al., 2010), correlando positivamente con l’accettazione del dolore (McCracken & Velleman, 2010). Tuttavia, i meccanismi psicologici alla base di tale associazione restano ancora discussi (McCracken & Morley, 2014). Poiché la riflessione sui valori sembra attivare un processo di autoaffermazione (Steele, 1988), si ipotizza che esso sia uno dei meccanismi attraverso cui gli interventi basati sulla prospettiva ACT esercitano i loro effetti. Metodo. 104 persone affette da dolore cronico (51% uomini e 49% donne; età: M = 44.78; DS = 16.94) sono state suddivise in due gruppi (sperimentale: n = 50; controllo: n = 54). Nella condizione sperimentale è stato effettuato un intervento di autoaffermazione (Cohen et al., 2000) seguito dalla somministrazione di un questionario; nella condizione di controllo non è stato condotto alcun intervento. Gli effetti dell’autoaffermazione sul benessere psicologico, sull’accettazione del dolore, sulla catastrofizzazione e sull’inflessibilità psicologica sono stati verificati attraverso ANCOVA. La percezione di successo nei valori, la capacità di azione impegnata e il livello di mindfulness sono state inserite come covariate al fine di controllarne gli effetti. Risultati. I risultati hanno mostrato come l’intervento abbia promosso un aumento del benessere psicologico, una maggior accettazione del dolore e una diminuzione della catastrofizzazione. Nessun effetto è emerso circa l’inflessibilità psicologica. Conclusioni. I risultati suggeriscono che l’autoaffermazione può essere uno dei meccanismi attraverso cui gli interventi ACT esercitano i loro effetti sui valori. I risultati consentono, da un punto di vista applicativo, di porre le basi per un’integrazione tra ACT e autoaffermazione, da un punto di vista teorico, di ampliare le conoscenze teoriche relative ai valori nella promozione del benessere.File | Dimensione | Formato | |
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