Il lavoro trae spunto dalla sentenza della Corte giust., grande sez., 8 settembre 2015, C-105/14, Taricco, la quale ha fatto nuovamente divampare, in ambito interno, la discussione sulle modalità e sui termini di incidenza del diritto di matrice europea entro i confini nazionali, segnatamente in campo penale, mettendo in evidenza tutti i limiti che, in tale settore, riveste l’integrazione eurounitaria pungolata per mano giudiziale. *** Il contributo è stato presentato in occasione del convegno «Dal giudice garante al giudice disapplicatore delle garanzie. I nuovi scenari della soggezione al diritto dell’UE a proposito della sentenza CG Taricco», che si è svolto a Firenze, il 30 ottobre 2015, i cui atti sono raccolti nel volume «Dal giudice garante al giudice disapplicatore delle garanzie. I nuovi scenari della soggezione al diritto dell’Unione europea: a proposito della sentenza della Corte di giustizia Taricco», a cura di C. Paonessa-L. Zilletti, Pisa 2016, Pacini Giuridica. Il volume è consultabile in open access su disCrimen al seguente link: https://discrimen.it/libri/dal-giudice-garante-al-giudice-disapplicatore-delle-garanzie/ *** SOMMARIO: 1. L’impatto della prescrizione sulla protezione degli interessi finanziari dell’Unione. – 2. Una decisione apparentemente “neutra” nel contesto europeo. – 3. L’escamotage ermeneutico dei giudici di Lussemburgo: la “lisbonizzazione” della Convenzione PIF. – 4. L’obliterazione del rinvio pregiudiziale in una pronuncia di sostanziale inadempimento. – 5. La disapplicazione come rimedio necessario? La problematicità delle verifiche rimesse al giudice del rinvio. – 5.1. I casi di frode (grave) lesivi degli interessi finanziari dell’Unione europea. – 5.2. L’ulteriore verifica di tipo “quantitativo”. – 5.3. Il vincolo di coerenza legislativa imposto dall'art. 325, par. 2, TFUE. – 5.4. La compatibilità con i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale. – 6. La flessione di istanze di garanzia è davvero il prezzo dell’integrazione eurounitaria?

“Lo strano caso Taricco”, ovvero le garanzie del tempori cedere alla mercé di una “eccentrica” decisione europea? / Paonessa, Caterina. - In: CRIMINALIA. - ISSN 1972-3857. - STAMPA. - (2015), pp. 249-273.

“Lo strano caso Taricco”, ovvero le garanzie del tempori cedere alla mercé di una “eccentrica” decisione europea?

Caterina Paonessa
2015

Abstract

Il lavoro trae spunto dalla sentenza della Corte giust., grande sez., 8 settembre 2015, C-105/14, Taricco, la quale ha fatto nuovamente divampare, in ambito interno, la discussione sulle modalità e sui termini di incidenza del diritto di matrice europea entro i confini nazionali, segnatamente in campo penale, mettendo in evidenza tutti i limiti che, in tale settore, riveste l’integrazione eurounitaria pungolata per mano giudiziale. *** Il contributo è stato presentato in occasione del convegno «Dal giudice garante al giudice disapplicatore delle garanzie. I nuovi scenari della soggezione al diritto dell’UE a proposito della sentenza CG Taricco», che si è svolto a Firenze, il 30 ottobre 2015, i cui atti sono raccolti nel volume «Dal giudice garante al giudice disapplicatore delle garanzie. I nuovi scenari della soggezione al diritto dell’Unione europea: a proposito della sentenza della Corte di giustizia Taricco», a cura di C. Paonessa-L. Zilletti, Pisa 2016, Pacini Giuridica. Il volume è consultabile in open access su disCrimen al seguente link: https://discrimen.it/libri/dal-giudice-garante-al-giudice-disapplicatore-delle-garanzie/ *** SOMMARIO: 1. L’impatto della prescrizione sulla protezione degli interessi finanziari dell’Unione. – 2. Una decisione apparentemente “neutra” nel contesto europeo. – 3. L’escamotage ermeneutico dei giudici di Lussemburgo: la “lisbonizzazione” della Convenzione PIF. – 4. L’obliterazione del rinvio pregiudiziale in una pronuncia di sostanziale inadempimento. – 5. La disapplicazione come rimedio necessario? La problematicità delle verifiche rimesse al giudice del rinvio. – 5.1. I casi di frode (grave) lesivi degli interessi finanziari dell’Unione europea. – 5.2. L’ulteriore verifica di tipo “quantitativo”. – 5.3. Il vincolo di coerenza legislativa imposto dall'art. 325, par. 2, TFUE. – 5.4. La compatibilità con i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale. – 6. La flessione di istanze di garanzia è davvero il prezzo dell’integrazione eurounitaria?
2015
249
273
Goal 16: Peace, justice and strong institutions
Paonessa, Caterina
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