“Thinking in Italy and made in China”, una migrazione di pensiero e di competenze attraverso il tasto invio della tastiera del computer, spesso l'idea di progetto e la realizzazione dell'opera non condividono lo stesso luogo, pensato a Parigi realizzato a Shengdu. Questa migrazione è dovuta al fatto che i designers cinesi non hanno ancora sviluppato e acquisito una visione globale delle cose che necessitano nel mondo, legati e “soffocati” dalle tradizioni locali, una struttura verticale legata al confucianesimo, dove fanno fatica ad emergere e vivono l'esperienza di progetto come un piacere esclusivamente personale.
Thinking in Italy and Made in China / Armato, Francesco. - In: IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2284-1369. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 0-0.
Thinking in Italy and Made in China
Francesco Armato
2017
Abstract
“Thinking in Italy and made in China”, una migrazione di pensiero e di competenze attraverso il tasto invio della tastiera del computer, spesso l'idea di progetto e la realizzazione dell'opera non condividono lo stesso luogo, pensato a Parigi realizzato a Shengdu. Questa migrazione è dovuta al fatto che i designers cinesi non hanno ancora sviluppato e acquisito una visione globale delle cose che necessitano nel mondo, legati e “soffocati” dalle tradizioni locali, una struttura verticale legata al confucianesimo, dove fanno fatica ad emergere e vivono l'esperienza di progetto come un piacere esclusivamente personale.File | Dimensione | Formato | |
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