Il compimento di edifici complessi come Palazzo Pitti, frutto di una stratificazione plurisecolare, ci offre oggi un’immagine che ha apparentemente cancellato le condizioni di contesto in cui il primo nucleo e le successive addizioni vennero ideati e costruiti, rendendo in parte inesplicabili le scelte di progetto e le soluzioni costruttive adottate. Le indagini in Palazzo Pitti sono state compiute con piante e sezioni, estese all’intero edificio, coniugate a un’attenta osservazione diretta degli affioramenti rocciosi visibili in molte parti dell’edificio e posti a differenti livelli. Lo studio evidenzia come la modificazione dell’orografia del luogo e gli accrescimenti del palazzo si siano sviluppati in una stretta correlazione di cantiere, in cui le attività di scavo nel contempo fornivano materiali da impiegare nella costruzione, creavano ambienti e passaggi, predisponevano imponenti e solide sostruzioni di roccia su cui innalzare le strutture murarie del palazzo. Quanto emerso è stato inoltre utilmente messo a confronto con le vedute del complesso, mettendo in luce in particolare significative concordanze con la raffigurazione di Palazzo Pitti e del pendio circostante nell’Assedio di Firenze, dipinto nella sala di Clemente VII in Palazzo Vecchio.
Affioramenti rocciosi scavati e modellati alla base di Palazzo Pitti. Nuove acquisizioni sul rapporto fra contesto e costruzione / Pietro, Matracchi; Gabriele, Nannetti; Caterina, Nistri; Caterina, Olivadese; Anna, Zottolo. - STAMPA. - (2016), pp. 426-434. (Intervento presentato al convegno Aid Monuments. Materials, techniques, restoration for architectural heritage reusing tenutosi a Perugia nel 2015).
Affioramenti rocciosi scavati e modellati alla base di Palazzo Pitti. Nuove acquisizioni sul rapporto fra contesto e costruzione
Pietro Matracchi;Gabriele Nannetti;
2016
Abstract
Il compimento di edifici complessi come Palazzo Pitti, frutto di una stratificazione plurisecolare, ci offre oggi un’immagine che ha apparentemente cancellato le condizioni di contesto in cui il primo nucleo e le successive addizioni vennero ideati e costruiti, rendendo in parte inesplicabili le scelte di progetto e le soluzioni costruttive adottate. Le indagini in Palazzo Pitti sono state compiute con piante e sezioni, estese all’intero edificio, coniugate a un’attenta osservazione diretta degli affioramenti rocciosi visibili in molte parti dell’edificio e posti a differenti livelli. Lo studio evidenzia come la modificazione dell’orografia del luogo e gli accrescimenti del palazzo si siano sviluppati in una stretta correlazione di cantiere, in cui le attività di scavo nel contempo fornivano materiali da impiegare nella costruzione, creavano ambienti e passaggi, predisponevano imponenti e solide sostruzioni di roccia su cui innalzare le strutture murarie del palazzo. Quanto emerso è stato inoltre utilmente messo a confronto con le vedute del complesso, mettendo in luce in particolare significative concordanze con la raffigurazione di Palazzo Pitti e del pendio circostante nell’Assedio di Firenze, dipinto nella sala di Clemente VII in Palazzo Vecchio.File | Dimensione | Formato | |
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