Contributo presentato alla X Giornata di studio INU (Napoli, 15/12/2017). L’accordo di partenariato Italia-UE 2014-20 ha messo in luce l’importanza per lo sviluppo del paese delle aree interne, geograficamente distanti dai centri di erogazione dei servizi essenziali ma “dotate di risorse che mancano alle aree centrali”, in cui ricadono oltre 4000 comuni – ca. il 60% del territorio nazionale - e risiede un quarto della popolazione italiana. Il contributo illustra lo stato di avanzamento di una ricerca del Dip. di Architettura di Firenze co-finanziata dalla Fondazione BNC, finalizzata alla definizione di un nuovo modello di mobilità integrata per la Garfagnana, nell’Appennino toscano, replicabile anche in altre zone con caratteristiche simili. Tale modello si basa sulla complementarità tra un servizio ferroviario esercito nel modo più efficiente utilizzando le linee esistenti (solitamente sotto-utilizzate) e forme innovative – sia dal punto di vista tecnologico che sociale - di trasporto condiviso, esito di percorsi di co-progettazione con gli attori locali.

Trasporto pubblico e servizi di comunità. Un modello collaborativo di smart mobility per le aree interne / Alberti, F.. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - ELETTRONICO. - 272 s.i.:(2017), pp. 591-595.

Trasporto pubblico e servizi di comunità. Un modello collaborativo di smart mobility per le aree interne

F. Alberti
2017

Abstract

Contributo presentato alla X Giornata di studio INU (Napoli, 15/12/2017). L’accordo di partenariato Italia-UE 2014-20 ha messo in luce l’importanza per lo sviluppo del paese delle aree interne, geograficamente distanti dai centri di erogazione dei servizi essenziali ma “dotate di risorse che mancano alle aree centrali”, in cui ricadono oltre 4000 comuni – ca. il 60% del territorio nazionale - e risiede un quarto della popolazione italiana. Il contributo illustra lo stato di avanzamento di una ricerca del Dip. di Architettura di Firenze co-finanziata dalla Fondazione BNC, finalizzata alla definizione di un nuovo modello di mobilità integrata per la Garfagnana, nell’Appennino toscano, replicabile anche in altre zone con caratteristiche simili. Tale modello si basa sulla complementarità tra un servizio ferroviario esercito nel modo più efficiente utilizzando le linee esistenti (solitamente sotto-utilizzate) e forme innovative – sia dal punto di vista tecnologico che sociale - di trasporto condiviso, esito di percorsi di co-progettazione con gli attori locali.
2017
272 s.i.
591
595
Alberti, F.
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